Page 22 - TESINA ESAME TERZA MEDIA - DEGL'INNOCENTI FRANCESCO IIIA
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E  neanche  Théodore  Géricault  si  sottrasse  alla  seduzione  del  mare  nelle  sue
          manifestazioni  più  violente.  In  “La  zattera  della  Medusa”  il  mare  è  agitato  e  questo
          aumenta  la  paura  dei  protagonisti  e  lo  sgomento  dello  spettatore;  anche  il  vento
          peggiora la situazione, spirando dalla parte opposta alla nave di salvataggio e rendendo
          tutto ancora più drammatico.











































                                     Théodore Géricault, La zattera della Medusa , 1819


          Gèricault  rappresentò  un  evento  drammatico  realmente  avvenuto  al  suo  tempo:  a
          seguito del naufragio della nave francese “Medusa”, 150 persone saltarono in mare su
          una zattera e solo 15 rividero la terra, dopo due settimane di disperazione e numerosi
          episodi  di  cannibalismo,  pazzia  e  annegamenti.  L’artista  scelse  di  rappresentare
          l’avvistamento della nave di salvataggio dipingendo gli uomini secondo una composizione
          a piramide in cui chi è in cima ha avvistato la nave e spera di essere salvato e chi è in
          basso ha ormai abbandonato la speranza e si è rassegnato alla morte fino a chi ha la testa

          completamente immersa in acqua.
          Anche in questo dipinto emerge il confronto tra la piccolezza dell’Uomo e la grandezza
          della Natura, che in questo caso non ha nulla di benevolo.


          Ma per quanto la Natura sia grande e potente l’Uomo non perde occasione per cercare

          di metterla in ginocchio…
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