Page 280 - Cyberpunk Red Years
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GLI ANNI ROSSI
� Background �
Nel 1997, i Neo-Soviet avevano la capacità di sfruttare solo una frazione dei grandi campi petroliferi della
federazione russa. Dopo un massiccio programma di espansione e modernizzazione, la KeroSov, l’ex-industria
petrolifera statale, divenne abbastanza potente da affrancarsi dagli oligarchi del Comitato Centrale Federale e
diventare la NeoSovetskiy Neftyanoy Kombinat (NeoSoviet Oil Combine alias SovOil). Anche se erano seduti
sui più grandi giacimenti rimasti al mondo, i capi della SovOil sapevano che il petrolio non sarebbe durato per
sempre. Tuttavia, la Corporazione era ricca e potente, con una enorme disponibilità di una sostanza estrema-
mente preziosa, oltre a numerosi prodotti e industrie secondari. Lo sviluppo del CHOOH della Biotechnica,
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però, minò il suo predominio economico.
A metà degli anni ‘10, SovOil e Petrochem si scontrarono per il controllo del Mar Cinese Meridionale in
una guerra breve ma brutale, che danneggiò entrambe le Corporazioni. Per questo la Petrochem decise di
concentrare i propri sforzi verso il nuovo CHOOH , mentre la SovOil fu costretta a esplorare i giacimenti
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siberiani, finora inviolati. Entrambe le compagnie sapevano che si sarebbero incontrate di nuovo per la rivincita.
La 4 guerra Corporativa ha solo rimandato questo scontro. Il Comitato Centrale della SovOil sta già prepa-
a
rando i pezzi sulla scacchiera, facendo piani per la prossima evoluzione della compagnia, quando il petrolio
non sarà più la fonte di guadagno principale. Il primo passo per garantirsi la sopravvivenza è diversificare. La
SovOil è un’enorme potenza economica nell’Unione Neo-Sovietica e nell’Europa orientale, dove detiene fette
di mercato garantite. Più beni e servizi riesce a fornire a queste regioni, più sarà tranquilla quando il petrolio si
esaurirà. L’azienda è già attiva nel settore minerario, nella costruzione navale, nella ricerca e nella produzione
di grano per CHOOH . Sta iniziando a muoversi anche nell’industria aeronautica, informatica, dei materiali
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sintetici, dei motori a CHOOH e in generale nell’agricoltura. Il Comitato spera, per il 2050, di avere una gamma
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di prodotti abbastanza vasta da poter schiacciare i rivali della Petrochem, che non si sono ancora ripresi del
tutto dalla Guerra.
� Volto: Anatoly Novaragov �
Enorme, ostentato e rumoroso, Anatoly sembra la caricatura fatta da un occidentale di un
oligarca russo. Indossa camicie sgargianti e costose, tenute aperte fino alla cintola, porta
gioielli d’oro e ama le auto costose, gli alcolici forti e le belle donne. Chi lo conosce bene,
però, ricorda un’altra persona, un anonimo burocrate, che indossava completi malmessi e
risparmiava ogni centesimo. Molti si chiedono: è il vero Anatoly che sta avendo una crisi
di mezz’età? È un inganno del Comitato Centrale per distrarre la Petrochem? Oppure è un
attore che ne ha preso il posto e Novaragov è sepolto da tempo nel giardino della dacia di un qualche rivale
politico del Comitato? Nessuno lo sa e nessuno ne parla. Persino l’ex-moglie, Irina, tace, anche se l’astronomico
assegno di divorzio potrebbe essere il motivo di questa reticenza.
Ciò in cui Anatoly Novaragov (se è davvero lui) non è cambiato è la spietatezza. Persino prima di iniziare a
pavoneggiarsi, era noto come un dirigente astuto, che aveva sfruttato i molti legami con il vecchio KGB e la
temuta Bratva (la mafia russa) per far scomparire nel nulla nemici e rivali. A volte ricomparivano mesi dopo,
come corpi fatti a pezzi, a malapena identificabili, sparsi per i parchi della sua natia San Pietroburgo. Non
lasciatevi ingannare dallo stile pacchiano del “Volto” della SovOil, è privo di scrupoli quanto chiunque altro.
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