Page 336 - Cyberpunk Red Years
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LA NUOVA ECONOMIA DI STRADA
Questa non è la post-apocalisse, bimbi. U NA GUERRA DI RIFORNIMENTI
È solo una carestia.
William Gibson, scrittore cyberpunk e grande sag- Poi arrivò la 4 Guerra Corporativa, un conflitto unico
a
gio, disse: “Il futuro è già qui, ma non è distribuito che si svolse per terra e per mare. Fino ad allora le
equamente.” Ecco un buon modo per descrivere Guerre Corporative erano state prevalentemente
la situazione sulla Strada negli Anni Rossi. Tutta la terrestri, eccetto la 2 in cui SovOil e Petrochem si
a
tecnologia fichissima dei Dorati 2020 è ancora qui, erano scontrate nel Mar Cinese Meridionale. Tuttavia,
ma a causa di quella maledetta guerra globale e siccome OTEC e CINO erano Corp marittime, il con-
della distruzione delle linee di rifornimento è difficile flitto prese una piega diversa, concentrandosi sulla
metterci le zampe sopra. Se scendi al negozio sotto distruzione delle linee di rifornimento, per impedire
casa scoprirai che il negozio è stato spazzato via da di trasportare truppe e materiali dove necessario.
un obice, l‘azienda che lo possedeva è finita a gambe All’inizio della guerra, molti trasporti sfruttavano i
all’aria e gli scaffali rimarrebbero comunque vuoti, sommergibili da carico controllati dalle Corp, ma,
perché nessuno riesce più a organizzare l’inventa- man mano che la situazione si riscaldava, divenne
rio da quando le navi cargo vengono affondate e i necessario usare altri mezzi: enormi navi cargo.
camion delle consegne rapinati.
Come parte della loro strategia d’insieme, entrambi
P RIMA DELLA GUERRA gli schieramenti attaccarono le linee di rifornimento
dell’avversario, iniziando con sabotaggi e, in seguito,
attaccare le singole navi sospettate di trasportare
Prima della Guerra, il 90% dei materiali grezzi e pro- assalti diretti contro porti chiave. Si passò poi ad
dotti finiti non veniva trasportato via treno o camion rifornimenti bellici, costringendo i contendenti a scor-
(come credevano in molti), ma con enormi navi cargo, tare i convogli con squadre di sottomarini militari.
che affollavano le rotte commerciali mondiali. Queste Alla fine del conflitto, l’intera rete di trasporti marit-
navi permettevano un volume di scambi senza pre- timi era bloccata. Le navi erano intrappolate in porto
cedenti nella storia (eccetto, forse, nel Mediterraneo o abbandonate in alto mare, incapaci di superare i
durante la tarda Età del Bronzo): le materie prime cordoni di sottomarini per raggiungere approdi sicuri.
venivano recuperate nelle zone d’estrazione o pro- C’erano milioni di TEU di materiali, grezzi e lavorati,
duzione, spedite altrove per essere trasformate in bloccati nei porti, su navi alla deriva o camion e treni
componenti, che erano poi inviati lontano per l’as- mai giunti a destinazione.
semblaggio. Il prodotto finito veniva spedito ai porti
di tutto il mondo e venduto nei negozi al dettaglio. Molto di quel ben di Dio è ancora lì, in attesa che
Questo sistema si appoggiava alle fulminee comu- qualcuno ci metta le mani sopra.
nicazioni via Rete, che permettevano a produttori e
clienti di coordinare la produzione e minimizzare gli Gli speCialisti
sprechi, un sistema noto come “inventario istantaneo”.
Ecco il grande scoop. In un mondo post-apocalittico
All’epoca, c’erano migliaia di enormi navi, che non c’è più nulla: i saccheggiatori hanno già razziato
viaggiavano cariche di materiali grezzi, semilavo- il cibo e l’equipaggiamento, oppure l’intera civiltà è
rati e prodotti finiti. Ognuna trasportava migliaia di perduta. Negli Anni Rossi, invece, ci sono milioni di
container metallici detti TEU (twenty-foot equivalent tonnellate di oggetti perfettamente utilizzabili, basta
unit, unità equivalente a venti piedi) nel gergo degli capire dove sono e riunire una squadra di recupero.
spedizionieri. Le più grandi potevano imbarcare fino Questa, però, ha bisogno di alcuni elementi.
a 20.000 container, caricati e scaricati in porto da
enormi gru simili a giraffe.
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