Page 274 - Cyberpunk Red Years
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GLI ANNI ROSSI




                                       � Volto: Michiko Sanderson (nata Arasaka) �
                                 Non si potrebbe inventare un Volto migliore di Michiko Sanderson (ha cambiato cognome
                                 dopo aver sposato il suo partner, il detective Marc Sanderson, al termine di un caso deci-
                                 samente emozionante). Pur avendo passato i trenta, ha ancora quel fascino frizzante ed
                                 entusiasta che le fece conquistare il mondo da adolescente. È una presenza costante a
                                 quasi tutti gli eventi sociali più importanti e la lunga serie di casi risolti ha reso la Danger
                                 Girl la agenzia investigativa, che si tratti di recuperare un cyberbraccio rubato incastonato
                 di diamanti o estrarre il proprio marito dirigente da una pericolosa Megacorp. Michiko è una donna bella ed
                 elegante, capace di leggere ogni situazione come un libro aperto, mostrando sempre ai sospettati il suo modo
                 di fare allegro. A proteggerla, anche se non visibile com’era in gioventù, c’è il formidabile Ken Zaburo, l’unico
                 uomo che si sia battuto con Morgan Blackhand fino allo stallo.

                   Se vedete Michiko Sanderson fare l’occhiolino, scappate!

                 militeCh international

                 Produzione e vendita di armi, mercenari
                 Quartier Generale: Washington D.C.
                 Uffici Regionali: New York, Miami, Chicago,
                  Montreal, Londra, Roma, Zurigo, Night City,
                  Seattle, Los Angeles, Toronto, Tokyo, Pechino
                 Dirigente Principale: Generale Donald Lundee,
                  USMC (in congedo)
                 Impiegati: 350.000 (altri 700.000 sotto contratto
                  con le forze armate americane)


                                                       � Background �
                 Uno dei principali attori della 4  Guerra Corporativa, la MTI combatté l’Arasaka fino a un sanguinoso stallo,
                                            a
                 che ebbe fine solo quando ricevette l’ordine di abbassare le armi dalla presidente degli Stati Uniti (o ciò che
                 ne restava). Questo non piacque all’AD, il Generale Donald Lundee, un ex-marine fiero e testardo che aveva
                 preso sul personale la guerra contro la Corporazione giapponese. Attualmente, la Militech opera come una
                 compagnia nazionalizzata sotto stretto controllo dei Nuovi Stati Uniti ma, in segreto, sta ricostruendo il proprio
                 dominio come venditrice di armi ed esercito mercenario. Anche se colpita duramente dalla Guerra, è ancora
                 la più grande produttrice e venditrice di armi militari a livello mondiale, dai revolver ai tank ai caccia. È anche
                 la principale fornitrice dei Nuovi Stati Uniti, che ne sono il maggior acquirente. Tuttavia, ha accordi in tutto il
                 mondo con chiunque abbia i soldi e, grazie alle proprie unità di mercenari e alle armi prodotte internamente,
                 è ancora la più potente compagnia del mondo sotto il profilo militare, se non economico.
                   Una descrizione della Militech non è completa senza parlare del suo capo durante la Guerra. Il Generale
                 Donald Lundee lasciò i Marines all’inizio del Collasso, aiutando a riorganizzare la Armatech/Luccessi nella
                 Militech Arms. Da allora rimase come AD e una delle voci più importanti, forse la più importante, nel consiglio
                 d’amministrazione. Anche se non aveva azioni sufficienti per controllare la compagnia, è rimasto in cima,
                 nonostante gli scontri interni, grazie alla forte personalità, agli alleati e ai successi ottenuti. Lundee è parte












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