Page 3 - Don Zeno - Quel seme di giustizia e fraternità
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Domenica
16 gennaio “ In questi primi dieci anni ho mantenuto 13
2022
NOTIZIE • 1 e rieducato centinaia di trovatelli,
circa sessanta ora vivono nell’Opera come fi glioli” Attualità
la profezia della fraternità Zeno scrive a mons. Dalla
Nel dopoguerra don
Zuanna agli inizi di ottobre
del 1946: “Per il così det-
to Casinone di S. Giacomo
anche il cappello, interessa Perché don Zeno l’Opera P. A. ha acquistato
niente; lei benedice l’im- ha considerato ed eseguito lavori di ripa-
pianto, benedice mica quella il 22 gennaio 1933 razione e di adattamento
gente lì”. “Sì, sì, lascia fare a come data sia per il suo sviluppo che
me”. di fondazione per offrire alla parrocchia
di Nomadelfi a? teatro e locali a solo uso di
“Ho notato che Don Zeno parlando del- apostolato educativo, ricre-
il sacerdote la sua esperienza ha indica- ativo, assistenziale e sociale
è il centro in quanto to varie tappe fondamentali del tutto al di fuori di ciò
vi rappresenta Dio” per la nascita di Nomadelfi a. che possa essere vincola-
Il Vescovo fece un di- La prima per lui era sta- to al concetto di benefi cio
scorso, in cui l’idea era que- ta l’abbandono della scuola parrocchiale. Qualora non
sta: “Io oggi sono venuto a a 14 anni, per andare a la- servisse al parroco venisse
S. Giacomo Roncole, dove vorare con gli operai della usato allo stesso scopo per
c’è don Zeno e voi sapete famiglia nei campi. Questa iniziative d’indole interpar-
che don Zeno è molto mio decisione gli aveva permes- rocchiale o diocesana”.
intimo. E ho notato una so di incontrare il mondo Le vicende del 1952, che
cosa, una cosa che per il della povera gente che lavo- portarono allo scioglimento
Vescovo è una grande gio- rava per sopravvivere. Ma la della Nomadelfi a di Fossoli,
ia. Ho notato che per catto- svolta fondamentale a livel- con il trapianto di Noma-
lici e non cattolici, cristiani lo personale avvenne a 20 delfia nella Maremma gros-
e non cristiani, di qualsiasi anni. Nella primavera del setana, ebbero come conse-
corrente, il sacerdote è il 1920, in caserma a Firenze, guenza anche l’acquisizione
centro in quanto vi rappre- Zeno aveva perso uno scon- prima Opera Piccoli Apo- corroborare il movimento nuovo vescovo, mons. Carlo del Casinone da parte della
senta Dio. E voi avete capi- tro verbale con un amico stoli e poi, dal 1948, No- sociale cristiano). Ma poi De Ferrari, riconosce l’O- parrocchia di S. Giacomo
to questo, perciò voi godete anarchico che aveva fatto il madelfi a. Don Zeno nella questi se lo vide sfuggire e pera Piccoli Apostoli. Don Roncole.
una massima libertà; non liceo e che, con fatti storici, sua esperienza di fondatore passare da una società all’al- Zeno lo ricorda anche in Don Zeno ne conserverà
ho mai avuto una parroc- argomentava che “Cristo e cerca sempre i segni della tra, da un padrone all’altro una lettera a Italo Focherini sempre un legame profon-
chia nella quale ci sia tanta la Chiesa erano di ostacolo volontà di Dio. La vita e le fi no a che nell’anno 1933 di Mirandola del 12 ottobre do perché era stata la prima
libertà e tanta snellezza in al progresso umano”. vicende gli presentano tante ebbe il conforto di vederlo 1941: “Ho in questi primi casa dell’Opera Piccoli Apo-
tutti i rapporti umani”. Poi Alla sconfitta reagì con indicazioni, ma riconosce assicurato alla Parrocchia”. dieci anni di lavoro mante- stoli, tanto che in diverse
benedisse, allora tutti si le- la decisione di rispondere che il segno fondamentale Infatti don Zeno lo ac- nuto e rieducato centinaia occasioni si lamenterà con il
varono il cappello e si mi- con la vita al suo amico e la è espresso dall’autorità reli- quista nel 1933 per con- di trovatelli, circa sessanta vescovo mons. Prati perché
sero in ginocchio, anche se sintetizzò nella frase: “Cam- giosa, il Vescovo o il Papa, to della Soc. Immobiliare ora vivono nell’Opera come un edifi cio nato per fi nalità
sapevano che c’era la massi- bio civiltà in me stesso: non in ultima istanza. Proprio Carpense attraverso la me- figlioli, abbiamo acquistato sociali era ridotto solamente
ma libertà. voglio essere più né servo, per questo la lettera del Ve- diazione del vescovo mons. il palazzo (Casinone), ab- ad alloggi, negozi e magaz-
né padrone”. La sera stessa scovo che gli dice di acqui- Giovanni Pranzini. Dopo biamo adattato il cinema- zini…
“È una cosa grande riprese gli studi, si laureò in stare il “Casinone”, il palaz- la morte di mons. Pranzini, tografo con una spesa di Il popolo di S. Giacomo
questa” Giurisprudenza all’Univer- zo antistante la chiesa di S. nel 1937 – con l’interven- duecentomila lire, abbiamo Roncole ha voluto comme-
Era già tardi, mentre sità Cattolica, e il 4 gennaio Giacomo, è il segno chiaro e to di una donazione della attrezzata la tipografi a per morare gli inizi di Noma-
sta per partire per Carpi in 1931 fu ordinato sacerdote. autorevole che apre la strada signora Carolina Sartoretti poter dare il lavoro a una delfi a intitolando la piazza a
macchina dice: “Don Zeno L’altra data importante per il futuro. ved. Taparelli – don Zeno quindicina di ragazzi spen- don Zeno e apponendo una
guarda che è una cosa gran- è il 6 gennaio 1931, perché ne ottiene la proprietà de- dendo circa centomila lire, lapide sull’edifi cio.
de questa, è una cosa gran- in quel giorno don Zeno La storia di quel palazzo fi nitiva per l’Opera Piccoli abbiamo attrezzata la casa
de... Forse tu sei giovane ma celebra la Prima Messa so- è raccontata in breve nella Apostoli. In seguito a questo spendendo pian piano circa Testi a cura di
io ho avuto tante esperienze, lenne in cattedrale a Carpi Cronistoria della Parrocchia fatto, nel luglio del 1937 il ottantamila lire”. Francesco di Nomadelfi a
è una cosa enorme”. Quando e in quella occasione prende di S. Giacomo Roncole da
è arrivato a Carpi, erano le come fi glio un ragazzo di 17 don Vincenzo Saltini, fratel-
11, e il Vescovo dice all’auti- anni appena uscito dal car- lo di don Zeno: “Il Casinone
sta: “Non andare a letto, non cere: Danilo, detto Barile. o case popolari fu costrui-
andare a letto, aspetta che ho Sono tutte date importanti to dal Prevosto Archimede
bisogno”. È andato in studio per la vita di don Zeno. Il 22 Gaddi, coadiuvato da alcuni
e ha scritto una lettera a me, gennaio 1933 rappresentò parrocchiani nell’anno 1911 Con il vescovo Erio in ascolto
poi dice: “Corri là alla posta un primo riconoscimento di fronte alla Chiesa parroc- dei “testimoni eccezionali”
e fa l’espresso a don Zeno”. da parte della Chiesa: mons. chiale, con fi nalità sociali e
La lettera diceva: “Guarda di Giovanni Pranzini, il vesco- miglior sviluppo delle stes- della Chiesa di Carpi
far presto a comperare quel vo che l’aveva seguito e ordi- se attività parrocchiali. Fu
palazzo, e se non trovi i soldi nato prete, riconosce che a cantina sociale, sede di una I santi proclamati hanno la funzione di estrarre dal nostro cuore le forze più sane;
vieni da me che insieme tro- S. Giacomo Roncole sta na- Cassa di Risparmio (istitu- sono come la punta dell’iceberg, che emerge solo per un decimo rispetto alla sua massa;
veremo la via. Intanto cerca scendo qualcosa di nuovo, zioni allora sorgenti nelle per ogni santo riconosciuto, ce ne sono moltissimi sommersi.
tu perché io non ne ho. un carisma che si chiamerà parrocchie per iniziare e La Chiesa di Carpi è una terra di testimoni eccezionali.
Ne ricordo alcuni che ci invitano a dare ossigeno alle nostre risorse migliori.
+ Erio Catellucci, vescovo
da “E camminava con loro” Lettera pastorale al popolo di Dio della Chiesa di Carpi
ANNIVERSARI
DOMENICA 16 GENNAIO 2022 – ORE 18
Cattedrale di Carpi
Domenica 23 gennaio a Carpi nel Santa Messa presieduta dal vescovo Erio Castellucci
60° della “seconda-prima messa” nel 76° anniversario del martirio
di don Zeno di don Francesco Venturelli
La splendida À gura di don Francesco Venturelli
Nel mese di gennaio si condensano varie ri- (1888-1946), parroco di Fossoli e quindi impegnato
correnze riguardanti la vita di don Zeno Saltini nell’assistenza al campo di concentramento,
medaglia d’oro al valor civile,
e di Nomadelfi a. ucciso da uno sconosciuto.
La prima Messa di don Zeno il 6 gennaio
(1931), il 15 la sua morte (1981) e il 22 l’appro-
vazione di Nomadelfia da parte del Vescovo di
Carpi mons. Giovanni Pranzini (1933) e l’anni- DOMENICA 23 GENNAIO 2022 – ORE 18
Cattedrale di Carpi
versario della “seconda-prima Messa” (1962). Il 60° di quest’ultima ricorrenza sarà ri- Santa Messa presieduta dal vescovo Erio Castellucci
cordato domenica 23 gennaio alle ore 18 in Cattedrale a Carpi con la celebrazione nel 60° anniversario della “seconda prima messa”
eucaristica presieduta dal vescovo Erio Castellucci alla presenza di una delegazione di don Zeno di Nomadelfia
di Nomadelfi a. In diretta su canale YouTube NotizieCarpi
Il 22 gennaio 1962 (nella foto), con il permesso di papa Giovanni XXIII, don Zeno ha
potuto risollevare il calice nella sua “seconda-prima Messa”. La data l’aveva scelta proprio Il Servo di Dio don Zeno Saltini (1900-1981), nato a
don Zeno per ricordare lo stesso giorno del 1933, quando il Vescovo di Carpi, Mons. Gio- Fossoli, geniale fondatore della Comunità di NomadelÀ a,
vanni Pranzini, aveva aperto la strada all’inizio del suo operare a San Giacomo Roncole uomo e sacerdote di eccezionale energia ed impeto,
con i Piccoli Apostoli. fa capire che il Signore non fa certo mancare profeti
tra il suo popolo.

