Page 5 - Don Zeno - Quel seme di giustizia e fraternità
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Domenica
23 gennaio “ Nel 1952 di fronte a questa situazione di diffi coltà, 13
2022
NOTIZIE • 2 per non coinvolgere la Chiesa, aveva richiesto Primo
ripetutamente di poter tornare con i Nomadelfi ” Piano
Il 22 gennaio 1962, Siete venuti a vedere
60 anni fa, don
Zeno di Nomadelfi a
celebrava la un miracolo biano riavuto una mamma,
sua “seconda la famiglia; che poi, crescen-
prima messa” per do, essi stessi si siano sposati
e hanno rifatto famiglie e ac-
concessione del Papa fonda e sentita riconoscenza colto i figli come fi gli?
[…] Se oggi si parla di una
Giovanni XXIII, a Dio, al Santo Padre ed a Lei crisi del cristianesimo o della
che me l’ha favorita con tan-
dopo otto anni di ta bontà e viva comprensio- Chiesa, si sbaglia. La Chiesa
riduzione allo stato ne, nonostante Vostra Emi- è fresca. Vedete che ancora
genera figli, e di questo tipo,
nenza ne fosse addolorata.
laicale “pro gratia” Io sono come i muli; viaggio di questi figli così molesti!
attento sugli orli dei precipizi Quando noi tormentavamo
TESTIMONI per raggiungere mete che per la Chiesa e io andavo spesso
altre vie non si conquistano. là perché rappresentavo i fi gli
ei primi giorni di gen- Ad ogni grave e pauroso pe- ed ero ricevuto dal S. Padre,
Nnaio del 1962 don ricolo perdo molti amici di in tutti gli ambienti... Uno
Zeno invia questo bigliet- viaggio, perché guardano, si penserebbe: l’avranno ben
to di invito: Qui, Chiesa arrestano, retrocedono. Ma rimproverato qualche volta.
dell’Assunta in Nomadelfi a, poi ne ritrovo degli altri. E comunità e di una nuova Guardate, come è vero che
Vi attendo il 22 gennaio ore la Chiesa all’ora di Dio mi Costituzione, Nomadelfi a sono sacerdote, è vero che
11 alla mia “seconda Prima ha sempre aperto “il sentie- viene eretta Parrocchia e in non mi hanno mai rimpro-
Messa”. Con affetto D. Zeno ro” come ha fatto anche in questo modo don Zeno può verato. Mi ascoltavano, e io
Don Zeno tornava a ce- questa misteriosa occasione: tornarvi come parroco. facevo questa immagine in
lebrare Messa, dopo più di “Pro Gratia”. E che cosa vor- Foto Archivio Nomadelfi a Il permesso viene con- me stesso: proprio è una cosa
otto anni. rà ancora da me questo Cri- cesso a don Zeno il 5 genna- nuova, una figlia nuova che
Infatti dopo essere stato sto torturato e spasimante la io e quindi il giorno seguen- la Chiesa genera in questi
allontanato da Nomadelfi a divina sete di giustizia e di te, anniversario della Prima tempi così tormentati, una
il 5 febbraio 1952, aveva as- amore? Mi stanno di fronte Messa solenne in cattedrale figlia che disturba tutti, il
sistito da lontano allo smi- in primo piano i cari e bi- a Carpi, don Zeno torna a Papa, i Vescovi, i cardinali,
stamento organizzato dalla strattati creditori. Quando celebrare con pochi intimi tutti, dappertutto disturba,
Prefettura dei fi gli accolti li ho abbandonati nel 1952 nella chiesa di S. Prassede a tormenta. La Chiesa non è
nei collegi di tutta Italia, fat- in occasione del mio allon- Roma. che abbia sopportato Noma-
to da lui definito “strage de- tanamento dalla Città avevo Il 22 gennaio 1962 cele- delfia, faceva come le mam-
gli innocenti” perché questi 370 milioni di debito ed una bra per amici e fi gli giunti me. Quando c’è un fi glio un
ragazzi perdevano nuova- attrezzatura per famiglie, da tutta Italia all’aperto su po’ brioso, un po’ vivo, che ha
mente una famiglia; aveva macchine, terreni che erano un palco eretto per l’occa- una missione da compiere,
saputo che altri fi gli erano costati 650 milioni circa, va- sione. Don Zeno nell’ome- tormenta la mamma e qual-
tornati alla delinquenza e lutati dalla Prefettura di Mo- lia, tra l’altro dice: “Che cosa che scappellotto vola e così
aveva cercato di difenderli dena nel 1951 in 612 milioni. siete venuti a fare voi, cari, anche a noi qualche volta...
nei tribunali… Gli abitanti di Nomadelfi a qui in questa Maremma? Ma come ho scritto, e ve lo
Di fronte a questa situa- erano 1150. Adesso mi trovo Certo non per vedere me, po- ripeto qua, quando il mondo
zione di diffi coltà, per non in una situazione peggiorata tevamo vederci in tanti posti; credeva che la Chiesa non ci
coinvolgere la Chiesa e per di oltre 100 milioni tra inte- certo non per vedere niente fosse madre, la Chiesa veni-
gli impegni che aveva as- ressi di mora, danni, spese di queste cose, la Maremma va a sollevarci in certe ore
sunto nei confronti dei fi gli dovute alla procedura della la conoscete. Siete venuti a difficili e il Papa mandava
e dei creditori, aveva richie- liquidazione coatta; mentre i cerdozio ma l’anno successi- confessore del Papa, don vedere un miracolo di quelli degli assegni proprio di quelli
sto ripetutamente di poter beni, per causa del tempo che vo il Papa morì e quindi non Zeno fa giungere una nuo- che sa fare la Chiesa. Quan- buoni, capite, non post-da-
tornare con i Nomadelfi su essi passa deleterio, stan- se ne fece niente. va richiesta a papa Giovanni ti hanno pensato che nell’a- tati com’erano i miei... E di-
superstiti per condividere la no andando in gran parte XXIII, il quale incarica il S. nima nostra di Nomadelfi ceva: “Ai nomadelfi che sono
responsabilità di tali situa- alla più desolante rovina. Ho La Chiesa non è che Ufficio e poi la Congrega- potesse serpeggiare qualche in soff erenza nel Grossetano,
zioni. di fronte i dispersi ed i fug- abbia sopportato zione del Concilio (oggi baleno di ribellismo alla nella Maremma. […]”. Il
Il 30 novembre 1953 giaschi. Sono molti. Questo è Nomadelfi a, faceva Congregazione per il Clero) Chiesa, hanno sbagliato tut- vescovo Prati il 12 gennaio
mons. Artemio Prati, ve- il ramo più dolorante, tanto come le mamme di approfondire la situazio- ti. Noi siamo nati nella Chie- aveva scritto di aver partico-
scovo di Carpi, comunicò a dolorante che costantemente Nell’ottobre 1960, at- ne. Alle condizioni di un ri- sa. Da dove potete credere o larmente gradito la notizia
don Zeno che la Chiesa gli ed insistentemente mi pro- traverso mons. Cavagna sanamento economico della pensare che questi fi gli ab- della ripresa delle funzioni
concedeva la laicizzazione: ietta l’anima sul Getsemani. sacerdotali, ma rimanevano
“Pro gratia”, per la quale il Invece quaranta fra le ottan- in lui ancora gli echi negati-
sacerdote Zeno Saltini, della ta famiglie che erano prima vi delle indicazioni ricevute
diocesi di Carpi, possa esse- di Nomadelfia sono rimaste alla sua nomina di vescovo
re ridotto allo stato laicale, insieme. Queste dovrebbero e, a marzo, scrive al vescovo
con la dispensa da tutti gli aiutarmi a tentare di assiste- di Grosseto mons. Galeazzi:
obblighi, che sono annessi re gli sbandati ed i rovinati. Con il vescovo Erio in ascolto “C’è una buona parte di miei
ai sacri ordini, fatto tuttavia Ma anche esse non hanno sacerdoti che crede che la ri-
salvo l’obbligo di osservare il ancora che un terzo delle dei “testimoni eccezionali” concessa facoltà di celebrare
sacro celibato. abitazioni necessarie. della Chiesa di Carpi fatta a don Zeno, signifi chi
Il mio amato Vescovo, una piena approvazione di
La dedizione alla dopo avermi letto e conse- Nomadelfia. Ciò che io ri-
Chiesa mi è sempre gnato l’invocato documento, I santi proclamati hanno la funzione di estrarre dal nostro cuore le forze più sane; tengo non sia. [...] Ora io
sono come la punta dell’iceberg, che emerge solo per un decimo rispetto alla sua massa;
costata e mi costa un mi ha chiesto: “Ed ora che per ogni santo riconosciuto, ce ne sono moltissimi sommersi. chiederei alla Sua bontà, in
prezzo pari alla vita cosa farà?”. Gli ho risposto La Chiesa di Carpi è una terra di testimoni eccezionali. via riservatissima, se mi può
È per un grave dovere che per il momento vado a Ne ricordo alcuni che ci invitano a dare ossigeno alle nostre risorse migliori. illuminare in proposito”.
+ Erio Catellucci, vescovo
di giustizia che don Zeno pregare e a precorrere nell’a- da “E camminava con loro” Lettera pastorale al popolo di Dio della Chiesa di Carpi A 60 anni di distanza,
chiede di compiere quello nima le nuove responsabili- quando tante incompren-
che per lui fu un sacrifi cio tà. Poi farò, piacendo a Dio. DOMENICA 23 GENNAIO 2022 – ORE 18 sioni sono state fugate anche
talmente doloroso che per Là, in fondo, vedo delinearsi Cattedrale di Carpi dalla visita a Nomadelfi a di
una quindicina di giorni si qualcosa che assomiglia ad Santa Messa presieduta dal vescovo Erio Castellucci papa Giovanni Paolo II e di
alzò solo per mangiare e poi un Calvario. Preghi per me, nel 60° anniversario della “seconda prima messa” papa Francesco, la Chiesa
tornava a dormire spossato. Eminenza, non dimenti- di don Zeno di Nomadelfia di Carpi può con gioia rico-
Lo scrive al card. Ottaviani: cando che la dedizione alla In diretta su canale YouTube NotizieCarpi noscere che ha dato i natali
Eminenza, “O bona Chiesa mi è sempre costata e a grandi personalità nella
Crux...”. mi costa un prezzo pari alla Il Servo di Dio don Zeno Saltini (1900-1981), nato a Chiesa: il beato Odoardo
Proprio questa mattina, vita. Forse ho troppo soff erto. Fossoli, geniale fondatore della Comunità di NomadelÀ a, Focherini, Mamma Nina,
uomo e sacerdote di eccezionale energia ed impeto,
festa di S. Andrea, ho avuto Dopo essere tornato con fa capire che il Signore non fa certo mancare profeti don Vincenzo Saltini, don
comunicazione della ridu- i Nomadelfi, don Zeno ave- tra il suo popolo. Armando Benatti… E an-
zione mia allo stato laicale, va già inviato nel 1957 una che a don Zeno.
da me stesso insistentemente supplica a Pio XII per poter A cura di
chiesta. L’ho accolta con pro- riprendere l’esercizio del sa- SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI Francesco di Nomadelfi a

