Page 7 - Don Zeno - Quel seme di giustizia e fraternità
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Domenica
30 gennaio “ Vivrà e predicherà una grande libertà interiore, 13
2022
NOTIZIE • 3 che lo renderà indigesto a tanti, Primo
come accade sempre ai profeti” Piano
dal Vangelo Sempre figli della chiesa di Carpi
Grazie per questa fraternità che ci unisce
Siamo contenti e grati al Signore di essere con voi
oggi in questa chiesa cattedrale. Ricordiamo oggi il 60°
anniversario della “seconda prima messa” di don Zeno.
Dopo una laicizzazione durata oltre otto anni, don Zeno
poté tornare a celebrare in quel 1962 a Grosseto. Questa
laicizzazione gli era stata concessa “pro gratia”, in quan-
to don Zeno l’aveva ripetutamente richiesta per salvare i
suoi figli e per pagare i debiti, senza coinvolgere la Chie-
sa. Nomadelfia si era rifugiata, lontano dai rifl ettori, in
una terra che allora era considerata “amara”. E il trapian-
to, come don Zeno stesso l’aveva definito, aveva attec-
chito nella terra di Maremma. Un trapianto inizialmente
difficile, con poche risorse, molti sacrifici e carenze di
tutto. Ciò che non sono mancati sono stati l’amore, la
forza della fede e la fiducia nella Chiesa. Così nel silen-
zio Nomadelfia è risorta, focalizzando sempre più il suo
carisma di una fraternità vissuta come popolo, secondo
lo stile delle prime comunità cristiane, sempre in sinto-
nia con la Chiesa, e testimone nel mondo che è possibile
costruire una “nuova civiltà”, solidale e fraterna. Questo
cammino continua anche oggi, in una società sempre in
OMELIA dice che quella parola si è in cerca della carne fragile, trasformazione, dove si allargano i tempi e gli spazi dei
resa carne in lui. Anche l’e- provata, scartata (gli “scarti- contatti virtuali e si riducono al minimo quelli della con-
Mons. Erio Castellucci vangelista Giovanni lo dirà, ni” di cui parlava don Zeno); divisione e del dialogo fraterno. Nomadelfia è una pro-
alla sua maniera, all’inizio Gesù dà carne alla parola. Se posta di vita che parte dal vangelo, e nella sua semplicità
“Siamo stati dei lazzaro- del Vangelo: “il Verbo si è si fosse comportato da gran- continua a testimoniare che è possibile costruire spazi e
ni! Noi siamo dei falliti! Sia- fatto carne”. Nessun altro de saggio – ce n’erano tanti luoghi di vera fraternità. Il suo sguardo e la sua proposta
mo stati dei delinquenti!”. A può dirlo. Io posso leggere nel mondo antico – chiu- si rivolge a tutti e in ogni parte del mondo.
qualcuno, a chi l’ha cono- o pronunciare una parola, la so dentro a quattro mura, In questo periodo sta iniziando un progetto in Tan-
sciuto, sembrerà di sentire posso scrivere, ma non pos- dando vita magari ad una zania, in una zona poverissima dove da anni è presente
la voce stessa di don Zeno. so dire che “sono” la parola. scuola, istruendo dei disce- l’Abbazia Benedettina di Mvimwa, con 90 monaci, e alla
Questa è una sola delle tan- L’identità tra parola scritta, poli con pillole di saggezza e Giancarlo, fraternità dei monaci affiancheremo quella delle famiglie
di Nomadelfia. Sono due fraternità che si possono com-
te denunce, pronunciate detta e vissuta è una prero- ragionamenti elevati, e non presidente di Nomadelfi a pletare e diventare una proposta di vita cristiana fraterna
con foga e quasi gridate in gativa di Gesù. In lui non c’è si fosse portato sulla stra- e una possibilità di rinascita umana e sociale per la po-
un’omelia del 1974. Parole distanza tra ciò che è scritto, da, non avesse incontrato di tradurre in realtà “tutto” polazione.
forti, con le quali il fonda- ciò che dice e ciò che fa. poveri, prigionieri, ciechi e il Vangelo – del resto San Oggi ci ritroviamo a celebrare anche le radici di don
tore di Nomadelfi a marca- In noi, invece, questa oppressi di ogni sorta, non Paolo ci ha appena detto Zeno, che sono in questa chiesa. Qui il 6 gennaio 1931,
va un’intera generazione, la distanza rimane. Noi leggia- avrebbe dato carne a questa ciascuno di noi è solo una nella prima messa solenne, il giovane prete don Zeno
sua, colpevole di avere pro- mo la parola di Dio scritta, parola. Più la parola in noi si delle membra del corpo di compiva un atto senza clamore: prendeva come fi glio
vocato guerre e distruzioni. la predichiamo, proviamo fa carne, più ci rende pros- Cristo – ma sentiva di dover Danilo, detto Barile. Con quel gesto nasceva Nomadel-
Ma sono parole che valgono a spiegarla, ma non la in- simo alla carne dei fratelli interpretarne fi no in fondo fi a. Nomadelfia è nata qui e, anche se lontani, ci sentiamo
anche per noi, per tutti, in carneremo mai perfetta- e delle sorelle, cioè alle loro la radicalità. Don Zeno è un sempre figli della Chiesa di Carpi. Siamo grati al vescovo
ogni epoca. mente. Nemmeno i santi fragilità. dono che va donato, special- Erio e a tutti voi per farci esperimentare ogni volta que-
Non sono parole al ven- mente agli ultimi, i destina- sta fraternità.
to, perché provengono dalla Il vescovo Castellucci tari della missione di Gesù. Giancarlo, presidente di Nomadelfi a
con Zaira di Nomadelfi a
bocca di uno che si è guada-
gnato sul campo una credi-
bilità evangelica. Ricordare
la figura di don Zeno nella
domenica della parola di
Dio, voluta da papa Fran-
cesco, assume un fascino
speciale: ci rimanda ad una
parola che diventa vita, che
si incarna nei gesti, che si fa
denuncia vibrante perché
nasce da un cuore infatuato ci riescono: si avvicinano, Nella prima Messa cele- Il futuro è Ecotech
del Vangelo, innamorato di arrivano molto in alto, ma brata proprio in Cattedra-
Gesù di Nazareth. resta sempre uno spazio di le a Carpi, 91 anni fa, don La tua nuova casa a Carpi pensa al risparmio e all’ambiente
E proprio la sinagoga di conversione; la distanza tra Zeno presentò un giova-
Nazareth, secondo il Vange- la parola di Dio e la mia vita ne che aveva preso con sé,
lo di Luca, è il luogo dal qua- – distanza che si chiama appena uscito dal carcere.
le prende avvio la predica- peccato – resta sempre. Da Quel prete novello era venu-
zione di Gesù. Nella liturgia questo punto di vista ha ra- to per proclamare la libertà
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della parola che ogni sabato gione don Zeno: “siamo dei ai prigionieri. Si circonderà i immobiliare
si celebrava – e si celebra – falliti”. Eppure la stessa pa- poi di ragazzi che vivevano
nelle sinagoghe, tutti gli uo- rola di Dio ci assicura che il tante forme di disagio, por-
mini adulti potevano pren- Signore ci ama ugualmente, tando così il lieto annuncio BorgodelSoleEcotech
dere in mano un rotolo delle perché lui ama anche i laz- ai poveri. Busserà alle porte
Scritture ebraiche, leggerlo zaroni, i falliti, i delinquenti. delle autorità, nella Chiesa Ville a schiera in classe A4 ad alto risparmio energetico
e commentarlo. Tanti altri, È venuto per loro, per noi. e nello Stato – trovandole in via Morbidina a Carpi
dunque, prima di Gesù, ave- Quella parola che Gesù dice spesso purtroppo chiuse –
vano compiuto gli stessi ge- compiuta “oggi” non è una per cercare di ridare ai cie-
sti: leggere la parola scritta e parola qualsiasi; è tratta dal chi la vista, per evitare che
proporre un’interpretazione libro di Isaia, in un passo nascondessero la testa sotto
orale. Queste due dimensio- riguardante il profeta che la sabbia. Vivrà e predicherà
ni della parola, mediate dal- Gesù applica a se stesso. Lì una grande libertà interiore, N.T.C.2008 d.M. 14/01/2008 -“zona 2”
la pergamena e dalla voce, proclama che il dono del- che lo renderà indigesto a
non richiedevano doti spe- lo Spirito gli dà un’energia tanti, come accade sempre ai
ciali. Quello che resta unico, incredibile, per portare ai profeti; ma in questo modo
letteralmente inaudito, è ciò poveri il lieto annuncio, ai darà il proprio contributo
che segue: Gesù dice che la prigionieri la liberazione, ai per portare agli oppressi la
Scrittura appena letta “oggi ciechi la vista, agli oppressi libertà. Non ha eguagliato
si è compiuta”. Dice ai con- la libertà. Questo è il pro- Gesù – cosa impossibile –
cittadini che quella parola gramma di Gesù, al quale ma si è avvicinato molto a
non è rimasta incisa sulla resterà fedele letteralmente. lui nell’identifi cazione tra CONSULENZA
carta e nemmeno si è accon- Davvero in lui la parola non parola e vita. Don Zeno è E VENDITA DIRETTA
tentata di trasferirsi dalla resta sulla carta ma diven- stato una specie di Vangelo 335 7581376
sua bocca alle loro orecchie; ta carne. Proprio perché va ambulante. Non pretendeva

