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112 I fatti e gli eventi
· Il gioco. Esso è il momento educativo in cui, attra-
verso l’avventura, l’impegno e la scoperta, il ragaz-
zo sviluppa le proprie doti, cogliendo meglio i limi-
ti e le capacità personali.
La tecnica · Il servizio. Nel servizio, l’uomo si realizza nel “fare
la felicità degli altri”. Per gli scout è impegno gra-
duale, concreto, disinteressato e costante mettere le
proprie capacità a disposizione degli altri.
In breve la storia
del Gruppo scout Carpi 1°:
1955
Don Nino, dopo aver fondato lo scautismo a
Mirandola, inizia ad introdurre anche qui la proposta
scout. Inizia con sette ragazzi, tra cui Alberto Pettenati,
primo capo reparto, e Gian Carlo Forti, gi’ ritornati
alla casa del Padre. Alberto nel 1961 a S.Giovanni
Rotondo in una sciagura aerea mentre prestava il ser-
vizio militare in aeronautica. Gian Carlo nel 1976 al
campo d’aviazione di Budrione, colpito da infarto
mentre pilotava aeromodelli da lui costruiti.
1956
L’8 maggio 1956 vengono pronunciate le prime Pro-
messe, e in estate si svolge il primo campo, a
Campitello di Fassa, con una sola squadriglia di scout.
1966
Al Campo Regionale di Alfero (FO), le squadriglie
del Reparto del Carpi 1 vincono tutti i premi nelle
gare dei “talenti” (impresa “talent-o-rama”).
1970
Campo estivo a Lanusei in Sardegna. Nel giorno in
cui gli scout sono in visita all’isola, un incendio, pro-
babilmente doloso, distrugge completamente l’accam-
pamento.
1974
Paolo Reguzzoni impegnato
nella rifinitura L’ASCI e l’AGI, le due Associazioni Scout maschi-
alla base del pennone le e femminile, si fondono e creano l’AGESCI. Il Carpi
della bandiera. 1, fino a quel momento solo maschile, apre un Reparto
femminile.

