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70 I fatti e gli eventi
di momenti straordinari di festa in occasione del Car-
nevale, del Capodanno ed altre tradizionali ricorrenze.
E’ passato tanto tempo e bisogna riconoscere che
sono mutate norme e scelte educative che adesso fan-
no sorridere, come la coeducazione che sembrava
improponibile.
C’erano negli anni ’50 due oratori distinti: uno
maschile e uno femminile. Uno all’Eden, l’altro pres-
so la scuola delle Suore di Carità, in via Ciro Menotti.
Ragazzi e ragazze si potevano incontrare ufficial-
mente solo in chiesa, durante le celebrazioni liturgi-
che, e sempre in posti distinti.
La collaborazione si sperimentò dopo molti anni e
non senza apprensioni da parte dei tradizionalisti.
Era pertanto naturale che anche i momenti di festa
Giovani di A.C. della Cattedrale, si facessero salvaguardando la distinzione dei sessi.
con l’assistente don Giordano Rossetti
Fece scalpore una prima ed ingenua (!) trasgressio-
ne che fu pagata cara. L’occasione la offrì la festa di
Un servizio Capodanno 1956-57. Gli organizzatori ritennero op-
portuno, per animare la lunga serata, invitare una gio-
generosamente prestato vane cantante accompagnata da alcuni strumentisti, per
l’esecuzione di un programma di canzoni allora in voga.
Resta una significativa documentazione delle atti- Si gridò allo scandalo e il giorno dopo arrivò tem-
vità svolte dai giovani di A.C. del Duomo che oltre il pestivo il richiamo “forte” da parte della suprema
servizio generosamente prestato in tutti i settori della autorità ecclesiastica. Il diktat: “Non si ripeta più!”
vita oratoriana, da quello catechistico a quello Fortunatamente e per clemenza non venne, per il
organizzativo e programmatico, sono stati promotori direttore dell’Oratorio, la “sospensione a divinis”.
Non restano solo ricordi ameni,
spassosi aneddoti ed immagini elo-
quentissime. Sono in tanti ancora, per
lo più nonni, i giovani di cui si par-
la, insieme ma a camminare per stra-
de diverse, a seguire la loro vocazio-
ne laicale o religiosa, a svolgere il
proprio lavoro, la propria professio-
ne, tra successi ed apprensioni, mol-
ti ancora in servizio ecclesiale e ci-
vile.
Resta la speranza che nessuno ab-
bia smarrito la strada, che nessuno
abbia perduto il punto di riferimento
a salvaguardia della propria identità
cristiana.
Claudio Spaggiari in servizio
alla festa di Capodanno

