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I fatti e gli eventi                                                                                       69






            L’Azione Cattolica


                   Un fortunato periodo
                        della sua storia









             Al suo sorgere l’oratorio ebbe un posto privilegiato
          per l’Azione Cattolica. Il direttore era contemporane-
          amente vicario cooperatore nella parrocchia della Cat-
          tedrale ed assistente dell’A.C.
             La parrocchia non aveva molti locali per le associa-
          zioni e fu questa la prima ragione per cui si ritenne di
          ospitare i ragazzi (gli aspiranti) e i giovani di  A.C.
          (juniores e seniores, come allora venivano chiamati).

             Nato l’oratorio – ad un centinaio di metri dalla Cat-
          tedrale – fu del tutto naturale e necessario che l’asso-
          ciazione, con tutti i suoi iscritti, lì si collocasse come
          primo luogo in cui vivere la sua vocazione laicale e il
          suo slancio missionario. I primi collaboratori come
          catechisti, come animatori, furono in buona parte loro:
          i giovani di A.C. che si misero entusiasticamente al-
          l’opera.

             La loro presenza, il loro stile di vita che tanto si
          differenziava dalla vita degli altri giovani, i loro in-
          contri di formazione, di vita spirituale e sacramentale,  La  sezione Aspiranti  di A.C.  della  Cattedrale.
          la loro disponibilità a farsi carico della vita dell’orato-  Riconoscibili da sinistra: Gildo Manicardi, Brunetto Salvarani,
          rio nascente, furono un dono prezioso - anche se non     Quinto Silvestri
          sempre riconosciuto ed avvertito – che diede qualità a
          tutto l’ambiente.


             L’A.C. viveva, a tutti i livelli, un periodo fortunato
          della propria storia. E’ difficile descrivere e capire lo  di sentirsi utili a sé e agli altri. Un clima di disponi-
          spirito che animava la vita associativa. Gli interessi   bilità alla ricerca della propria vocazione, anche quella
          dei giovani convergevano sul gruppo, dove i rapporti     religiosa.
          di amicizia erano forti, la condivisione degli ideali       Fece parte del gruppo  Aspiranti di  A.C. Gildo
          facile, e la passione apostolica  era supportata da lega-  Manicardi, che entrò in seminario, divenne sacerdote,
          mi molto vivi con la comunità ecclesiale.                iniziando una eccezionale “carriera” ecclesiastica… non
                                                                   ancora compiuta!
             Dalle lettere che i giovani dell’associazione scrive-    Anche  Vico  Allegretti, ora cappellano militare, fu
          vano dalla vita militare a don Nino, e che egli ha       chiamato dalla vita oratoriana al sacerdozio. Così pure
          gelosamente conservato, emerge questa passione apo-      Alberto Bigarelli ed il fratello Luca, anch’essi soci di
          stolica, questa gioia di amare, di vivere e di far vivere,  A.C. e tra i più impegnati alla scuola di catechismo.
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