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I fatti e gli eventi 73
della loro giovinezza.
I Re Magi anche per alcuni anni successivi con l’apporto di va-
Il gradimento della manifestazione si manifestò
Il pittoresco corteo rianti e di proposte nuove, al fine di finalizzare, al di
in piazza Martiri là degli aspetti espressivi e di folclore, l’iniziativa ad
integrazione della catechesi, con la scoperta dei con-
tenuti del racconto evangelico e per tradurre il tutto in
gesti concreti di lode al Signore, di carità e di servizio.
L’arrivo dei Re Magi, come manifestazione natali-
La prima grande manifestazione che portò per le zia, ha trovato continuità in alcune parrocchie della
vie della città per gremire poi piazza Martiri di ragazzi diocesi, dove, in modo differenziato, si continua lode-
e di un’inattesa moltitudine di curiosi fu la sfilata dei volmente a coinvolgere ragazzi e adulti nella preghie-
Re Magi. ra e nella rievocazione dell’Epifania del Signore.
Era il 6 gennaio 1958. Dall’oratorio partì il lungo Nell’interminabile corteo che ha accompagnato i Re
“cammino”: il corteo aperto dai ragazzi in costume al Magi per le vie della città verso la Cattedrale, una
suono delle cornamuse. Vi erano rappresentati tutti i folla divertita con bimbi e bimbe in costume a rappre-
tradizionali personaggi del presepe. sentare i tradizionali personaggi del Presepe.
Seguiva un gregge di pecore (vere) accompagnate Nella foto: due pastorelli, uno col flauto e l’altro con
dai pastori calati in pianura per svernare. E poi gruppi agnellino (vero).
di bambini e bambini con le bandiere delle diverse
classi accompagnati dai catechisti che faticavano non
poco a tenerli “in fila”.
Nella documentazione fotografica dell’avvenimen-
to risultano pittoreschi i catechisti-teologi del semina-
rio, in veste talare o con ampi mantelli-tre quarti in
uso allora e i cappelloni neri a larga tesa ormai scom-
parsi.
Altoparlanti portatili a batteria, piuttosto gracchian-
ti, diffondevano lungo il percorso musiche pastorali,
per quei tempi di qualità accettabile.
E finalmente gli illustri personaggi della tradizione
natalizia. In costumi sfarzosi, splendidi, confezionati
con materiale di recupero ma con mani abili e tanta
fantasia, procedevano i Re Magi su bardati cavalli,
solenni, tranquilli… quasi “contenti” di interpretare la
parte dei cammelli.
Una grande folla stupita, quasi estatica, nella piaz-
za gremita come nelle grandi occasioni, seguì il pitto-
resco corteo fino all’ingresso in Cattedrale.
Per l’accoglienza dei Re Magi era stata allestita sul
presbiterio la capanna coi personaggi viventi della
natività: Maria, Giuseppe, il bambino, i pastori.
I protagonisti di quel presepio vivente sono ancora
tra noi e ricordano con commozione quell’Epifania
come un evento straordinario, un sogno incancellabile

