Page 43 - TESINA ESAME TERZA MEDIA - DEGL'INNOCENTI FRANCESCO IIIA
P. 43
IL MARE D’ACCIAIO
La guerra sottomarina: l'epopea degli U-BOOTE
Allo scoppio della I Guerra Mondiale tutti i paesi belligeranti avevano flotte più o meno
grandi di sottomarini (nel 1914 la Germania ne possedeva 25 contro i 76 della Francia e
gli 85 dell’Inghilterra). Utilizzati, per lo più, per ricognizioni o rapide incursioni nei porti,
questa nave da guerra - così fino al 1914 era stato considerato il sottomarino - aveva nel
siluro la propria arma dall’enorme potere distruttivo.
Fin dai primi mesi ci si rese conto dell’importanza strategica di questa nuova arma bellica
e tutte le marine vi ricorsero. Nel biennio 1915/1916 furono varati centinaia di questi
scafi. L’utilizzo dei sottomarini mise in crisi strategie di guerra secolari e trovò tutti
impreparati, a partire dagli inglesi.
Nel luglio 1915 gli Austriaci siluravano gli incrociatori italiani AMALFI e GARIBALDI,
contemporaneamente, Inglesi e Francesi grazie ai sommergibili bloccavano il commercio
turco.
Spetta però alla Germania l'impiego sistematico e massiccio dei sottomarini considerati
fondamentali per aggirare il blocco navale posto dall'Inghilterra e compensare l'inferiorità
della flotta tedesca di fronte a quella inglese.
Pochi mesi dopo lo scoppio delle ostilità, infatti, la flotta inglese era riuscita ad attuare un
blocco navale per ostacolare i rifornimenti destinati alla Germania sia di generi alimentari
sia di materie prime per la produzione di armi.
Le navi tedesche tentarono più volte di spezzare il blocco ma la superiorità navale
britannica era indiscutibile.
I tedeschi avevano
sviluppato un
sommergibile
efficiente ed
affidabile:
l'U-boot,
diminutivo di
Unterseeboot, cioè
battello
sottomarino.

