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I fatti e gli eventi 123
Abbiamo precisato inoltre che il lavoro da noi com- Lungo questa linea si orientò il nostro intervento.
piuto come animatori, andava visto in un ottica di ser- L’aver creato un quadro generale, identificato nel viag-
vizio volontario, secondo lo spirito della nostra asso- gio di Colombo, dal quale trarre giochi, canti, bivac-
ciazione, quindi non soggetto a remunerazione. Il con- chi, racconti, passeggiate, lavori singoli e di gruppo,
tributo che il Comune ci avrebbe dato sarebbe andato osservazioni e quanto altro, deve proprio essere visto
alle iniziative educative del nostro Gruppo. Ci siamo come tentativo di far vivere in un mondo fantastico i
impegnati a fine colonia, a mettere in comune il nostro bambini…portandoli a scoprire una nuova dimensione
programma e la nostra esperienza con chi è interessato di sé stessi e delle loro reali possibilità…fondamentale
e lavora nel campo educativo… Vissuta l’esperienza, importanza in tale impostazione riveste la presenza e
in tutti i sensi molto positiva, è possibile ora fare una la figura dell’adulto…come colui che utilizza i mezzi
analisi anche delle difficoltà. Possiamo dire che il dei bambini, facendoli propri, ed entra nella loro di-
periodo di 15 giorni per il nostro lavoro, che si svolge mensione gioco-vita…Presterà molta attenzione ai sim-
durante tutto l’arco della giornata e senza turni di ri- boli usati. Alcuni elementi devono caratterizzare il
poso, è stato eccessivo… Compresa l’emergenza del- “mondo fantastico”…Innanzitutto deve essere un am-
l’esperienza di quest’anno per ragioni di Bilancio, biente giocoso, magico, in cui sviluppare la creatività:
auspichiamo che le basi per future collaborazioni sia- per essere reale ambiente di crescita deve avere come
no rivedute. Riteniamo che ancora il volontariato non sostegno uno o più racconti, conosciuti, inventati dagli
sia ancora adeguatamente preso in considerazione… Il animatori o dai bambini stessi. In essi il bambino ci si
nostro desiderio è, per il futuro, di essere inseriti in un può immedesimare con la propria fantasia. Deve infi-
progetto dell’Ente Locale che riconosca nel volontariato ne contenere agganci con la realtà in modo da lasciare
un valido supporto di una gestione dei servizi sociali al bambino la possibilità di esprimersi creativamente e
in cui i cittadini possano mettere gratuitamente e libe- nel medesimo tempo prestarsi alla possibilità di
ramente a disposizione le loro esperienze nei vari campi ambientazioni, di giochi, attività ludico-espressive e
dell’impegno civile. manuali. A tali requisiti ci sembrò rispondere il tema
d’ambiente scelto: il “Viaggio di Colombo”.
(Elaboratori del programma: Edoardo Patriarca, Fulvio
Un “mondo fantastico” Ferrarini, Chiara Pavesi, Ruggero Canulli)
per crescere gioiosamente
Il richiamo a Colombo, alle caravelle, l’inserimento
di tutte le attività ludico-educative proposte all’interno
di un ambiente, ha rappresentato…una scelta chiara
nel modo di programmare e gestire l’esperienza della
colonia…e…risposta ad una delle esigenze più pro-
fonde dei bambini: quella di vivere in un ambiente di
crescita in cui poter essere se stessi. Il bambino, che
vive in una realtà fatta a misura dell’adulto e deve…fare
propri i suoi modelli di vita, non riesce essere piena-
mente se stesso, ma spesso una miniatura di quello
che sarà da grande…ciò non risponde alle sue esigen-
ze… per mediare la realtà e rendersela più compren-
sibile, ha come unica alternativa la fantasia. Egli tra-
sporta nel gioco fantastico il mondo esterno e lo rende
a sua misura. La fantasia è quindi una delle capacità
del bambino che deve essere valorizzata. Indispensa-
bile diventa l’impegno e la volontà da parte degli
educatori di favorirla, utilizzandola come liberazione
da schemi e ruoli fissi.

