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124 I fatti e gli eventi
IL CINEFORUM
Per la promozione culturale
cinematografica
specifica competenza.
Quando si volle dotare l’oratorio di un cinema-te-
atro probabilmente si aveva un’idea riduttiva del suo Bisogna riconoscere che di strada se n’è fatta e che
servizio.
Offrire un “sano” divertimento ai ragazzi e alle loro lo spettatore oggi non si accosta al cinema passiva-
famiglie sembrava lo scopo primario. E poi i saggi, le mente. Ha imparato a mettersi in posizione critica. Sa
premiazioni, i concertini… le “recite” per educare al- leggere e giudicare. Il merito è del Cineforum, delle
l’espressione e al teatro. associazioni similari, delle pubblicazioni sempre più
diffuse e di grande spessore editoriale, che trattano di
cinema… e dell’esperienza, che è sempre “magistra
Ma presto maturò la convinzione che il cinema e il
teatro potevano, dovevano, essere mezzi per la tra- vitae”.
smissione di idee, per la proposta di valori: mezzi di Senza dimenticare la TV. Molti canali propongono
promozione culturale. e ripropongono i classici del cinema: opere vecchie o
nuove, spesso intelligentemente presentate, offrendo a
chi lo desidera la possibilità di allargare gli orizzonti
Il “Cineforum” nacque, appunto, per fare cultura
attraverso le opere più significative e di qualità che il della propria cultura cinematografica.
cinema stava, via via, producendo e presentando ad un
pubblico sempre più vasto. Qui di seguito il professor Alberto Cottafavi rac-
conta la sua collaborazione al Cineforum sottolinean-
do la metodologia “Taddei” che seguiva da moderato-
L’associazione del “Cineforum” nacque nella no-
stra regione e si diffuse presto in molte altre regioni re nei dibattiti cinematografici.
italiane che diedero vita ai cosiddetti Circoli del
Cineforum allo scopo di proiettare opere cinematogra- Proposte culturali
fiche di livello artistico, facendole seguire da dibattiti
per l’esame dei valori formali e contenutistici. e metodo Taddei
Il Cineforum di Carpi iniziò la sua attività nel 1970
e da allora ininterrottamente, ogni anno, propone ad Verso la fine del 1970 iniziai la mia attività di mo-
un numero sempre più numeroso di soci, programmi deratore di dibattiti al Cineforum di Carpi. Una prima
di opere cinematografiche prodotte e dirette dai più esperienza l’avevo fatta al Liceo Scientifico “M.Fanti”
grandi registi viventi e non. dove ero stato trasferito dal Liceo “Corbelli” di
Anche la nostra concittadina Liliana Cavani venne Pavullo. Gli studenti mi avevano chiesto di visionare
personalmente a presentare e a seguire il dibattito sulle il film “Il Vangelo secondo Matteo” di Pier Paolo
sue opere… alcune delle quali considerate di altissimo Pasolini perché gli altri miei colleghi avevano decli-
pregio. nato l’invito ritenendolo “una patata bollente”. Io ac-
cettai, anche perché potevo consultare presso la bi-
Il Cineforum di Carpi, nel corso della sua attività, blioteca delle Comunicazioni Sociali dell’adiacente
per la ricchezza delle sue proposte, ha conosciuto oratorio cittadino recensioni e schede preparate da
momenti di partecipazione eccezionali. Tempi in cui ci P.Nazareno Taddei s.j., docente universitario, vero
si soffermava più sul tema proposto dal film che sui luminare nello studio del cinema e ideatore di una
suoi aspetti “formali”, l’esame dei quali richiedeva una personale metodologia di lettura strutturale del film.

