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                     Gli studenti parteciparono con vivacità al dibattito  egli è o non è riuscito a fare una proposta di valori
                   che ne seguì ed io potei considerare quella mia prima   universali.
                   esperienza un qualificante successo. In seguito fui con-   Ho accennato al “metodo Taddei” per sottolineare
                   tattato da don Nino, direttore dell’Oratorio e gestore  come il Cineforum sia importante per difendersi da
                   del cinema Eden, per fare il moderatore ad altri dibat-  proposte negative; come cogliere eventuali valori pro-
                   titi. Accolsero con me l’invito altri miei amici univer-  posti; come giudicare se le opere proiettate siano di
                   sitari con i quali formammo un piccolo gruppo dispo-    qualità oppure ambigue o qualunquistiche. Sono grato
                   nibile per questo interessante servizio.                alla direzione dell’Oratorio cittadino per aver messo
                     Mi riferisco particolarmente ad  Alfo Calzetti, il    a disposizione degli studenti del Liceo una saletta di
                   quale in seguito si sarebbe laureato discutendo la prima  una trentina di posti a sedere e debitamente attrezzata
                   tesi di argomento cinematografico in un Ateneo italia-  per l’attività culturale cinematografica destinata a
                   no: “S.M.Eisenstein, il cinema come sintesi di arti in-  piccoli gruppi e classi scolastiche.
                   dipendenti” (Università di Bologna, 1970).                 Chiudo ricordando altre attività nelle quali ho avu-
                     L’altro universitario era Armando Savignano, stu-     to il piacere di collaborare, come il corso sulle comu-
                   dente nella facoltà di filosofia.                       nicazioni audiovisive autorizzato dal Ministero della
                     La passione per il cinema mi portò ad applicare       Pubblica Istruzione per gli insegnanti ed effettuato in
                   con crescente impegno il “metodo Taddei”. Tale me-      collaborazione con l'A.I.M.C. (scuola elementare) e
                   todo intendeva ricercare nel cinema: la cosa – il come  l'U.C.I.I.M (scuole medie).
                   – il perché delle rappresentazioni secondo livelli co-     Altro corso fu quello organizzato all'interno del
                   siddetti “taddeiani”, dal nome dell’autore. In sintesi  Liceo Scientifico "M.Fanti" conclusosi con la diffusio-
                   bisognava conoscere la vicenda narrata, il metodo della  ne di dispense sul "cinema come linguaggio" e "gli
                   narrazione e i “fondi mentali” o “comunicazioni         artisti e gli artigiani del cinema nella creazione del
                   inavvertite” che solo spettatori criticamente consape-  film", pubblicazioni all'avanguardia per quel tempo,
                   voli riescono ad avvertire, mentre lo spettatore psico-  curate dall'amico  Alfo Calzetti.
                   logicamente debole o meno avvertito può restarne vit-
                   tima con deleterie conseguenze nel campo culturale,        Tutto questo avvenne certo per la disponibilità mia
                   morale e religioso.                                     e di tanti altri collaboratori, ma anche per l'interesse
                     Solo passando attraverso queste tre fasi si può per-  che il Cineforum di Carpi, primo circolo di cultura
                   venire    alla   quarta,     cioè    quella    della    cinematografica nato in città, aveva saputo suscitare
                   “universalizzazione” per conoscere l’idea centrale, o   con la sua costante e qualificata attività.
                   tema, che il regista ha voluto esprimere e scoprire se





                            Dibattito all’Eden
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