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126 I fatti e gli eventi
Gli studenti parteciparono con vivacità al dibattito egli è o non è riuscito a fare una proposta di valori
che ne seguì ed io potei considerare quella mia prima universali.
esperienza un qualificante successo. In seguito fui con- Ho accennato al “metodo Taddei” per sottolineare
tattato da don Nino, direttore dell’Oratorio e gestore come il Cineforum sia importante per difendersi da
del cinema Eden, per fare il moderatore ad altri dibat- proposte negative; come cogliere eventuali valori pro-
titi. Accolsero con me l’invito altri miei amici univer- posti; come giudicare se le opere proiettate siano di
sitari con i quali formammo un piccolo gruppo dispo- qualità oppure ambigue o qualunquistiche. Sono grato
nibile per questo interessante servizio. alla direzione dell’Oratorio cittadino per aver messo
Mi riferisco particolarmente ad Alfo Calzetti, il a disposizione degli studenti del Liceo una saletta di
quale in seguito si sarebbe laureato discutendo la prima una trentina di posti a sedere e debitamente attrezzata
tesi di argomento cinematografico in un Ateneo italia- per l’attività culturale cinematografica destinata a
no: “S.M.Eisenstein, il cinema come sintesi di arti in- piccoli gruppi e classi scolastiche.
dipendenti” (Università di Bologna, 1970). Chiudo ricordando altre attività nelle quali ho avu-
L’altro universitario era Armando Savignano, stu- to il piacere di collaborare, come il corso sulle comu-
dente nella facoltà di filosofia. nicazioni audiovisive autorizzato dal Ministero della
La passione per il cinema mi portò ad applicare Pubblica Istruzione per gli insegnanti ed effettuato in
con crescente impegno il “metodo Taddei”. Tale me- collaborazione con l'A.I.M.C. (scuola elementare) e
todo intendeva ricercare nel cinema: la cosa – il come l'U.C.I.I.M (scuole medie).
– il perché delle rappresentazioni secondo livelli co- Altro corso fu quello organizzato all'interno del
siddetti “taddeiani”, dal nome dell’autore. In sintesi Liceo Scientifico "M.Fanti" conclusosi con la diffusio-
bisognava conoscere la vicenda narrata, il metodo della ne di dispense sul "cinema come linguaggio" e "gli
narrazione e i “fondi mentali” o “comunicazioni artisti e gli artigiani del cinema nella creazione del
inavvertite” che solo spettatori criticamente consape- film", pubblicazioni all'avanguardia per quel tempo,
voli riescono ad avvertire, mentre lo spettatore psico- curate dall'amico Alfo Calzetti.
logicamente debole o meno avvertito può restarne vit-
tima con deleterie conseguenze nel campo culturale, Tutto questo avvenne certo per la disponibilità mia
morale e religioso. e di tanti altri collaboratori, ma anche per l'interesse
Solo passando attraverso queste tre fasi si può per- che il Cineforum di Carpi, primo circolo di cultura
venire alla quarta, cioè quella della cinematografica nato in città, aveva saputo suscitare
“universalizzazione” per conoscere l’idea centrale, o con la sua costante e qualificata attività.
tema, che il regista ha voluto esprimere e scoprire se
Dibattito all’Eden

