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Nel cuore della città                                                                                      11




                                                                      Il palazzo di fronte che aveva il suo ingresso in via
              Un nuovo spazio                                      Curta Santa Chiara, completamente rifatto al suo inter-
                                                                   no, era occupato da una grande scuola professionale
               per la gioventù                                     per meccanici frequentata da seicento allievi: una stra-

                                                                   ordinaria iniziativa promossa dall’ACEG, per l’avvia-
                                                                   mento dei giovani al lavoro.



                                                                   Le “mura del silenzio”

                                                                   cambiano nome

             Domenica 2 marzo 1952, nei locali messi a dispo-         Non si poteva più parlare di spazi semideserti “si-
          sizione dall’ACEG (Attività Cattoliche Educative Gio-    lenziosi” e destinati al raccoglimento e alla vita
          ventù), fondazione costituita pochi anni prima, e nei    contemplativa. I tempi erano diventati maturi perché
          cortili all’interno del complesso monumentale di Santa   l’ambiente si animasse di richiami gioiosi, di voci
          Chiara in Carpi, l’Oratorio Cittadino maschile iniziò    cristalline, di giochi, di competizioni, di incontri di
          ufficialmente la sua attività educativa.                 amicizia e di fraternità, di proposte culturali e di for-

                                                                   mazione.
             Già si respirava l’aria della primavera e nel cielo
          tersissimo splendeva il sole. Il clima era idoneo per la    Nel giorno dell’inaugurazione, i trecento e più ra-
          giornata inaugurale e l’accoglienza di un’istituzione    gazzi convenuti si accontentarono di partecipare a gio-
          auspicata da tempo per l’assistenza e l’educazione della  chi di squadra faticosamente gestiti dal personale di
          gioventù carpigiana.                                     assistenza e da educatori “alle prime armi”; si diver-
                                                                   tirono con una decina di calciobalilla fabbricati arti-
             Centinaia di ragazzi affluirono nei locali dell’orato-  gianalmente e con tanti palloni che rimbalzavano ovun-
          rio dagli ingressi di Corso Fanti e di via Santa Chiara  que come in un maxi-allenamento.
          in modo piuttosto chiassoso ed incontenibile di festa,
          che mise presto in crisi l’organizzazione, impreparata,     Gli adulti presenti, compiaciuti per lo spettacolo
          forse, alla risposta così massiccia degli invitati, ma che  (un po’ caotico ma divertito) di tanta gioventù si guar-
          donò a tutti motivi di entusiasmo e di speranza.         davano attorno interrogandosi sulla storia degli edifici

                                                                   che incorniciavano la festa, con un certo stridore, per
             Incominciava una grande impegnativa impresa che       l’aspetto delle pareti manomesse da interventi sconsi-
          richiedeva ai promotori generosità, chiarezza d’idee,    derati nel corso dei secoli, che ne avevano compro-
          conoscenza di metodologie educative e molta fiducia      messo o cancellato lo splendore originale.
          nell’aiuto di Dio.
                                                                      Non sarà facile e neppure possibile ristrutturare e
             Fu sorprendente quel giorno la presenza di famigliari  riportare stabili così imponenti all’aspetto primitivo.
          e di molti curiosi che volevano rendersi conto di quan-  Neppure sarà facile rifare una precisa storia di tutto il
          to stava accadendo tra le mura che per secoli furono     complesso monumentale per le tante vicende in cui fu
          considerate “del silenzio” perché sedi di monasteri di   coinvolto nella sua lunga, secolare esistenza.
          stretta clausura.

                                                                      Sembra comunque opportuno esporre, in modo sin-
             Le suore cappuccine che avevano occupato fino a       tetico ma sufficiente, alcune note e cenni storici di
          dieci anni prima l’ala prospiciente via S.Chiara si era-  strutture ora diventate la culla dell’oratorio. La sua
          no trasferite in altro convento per lasciare posto al    sede definitiva, ormai da oltre mezzo secolo.
          Liceo scientifico della città e alla tipografia gestita da
          un noto carpigiano stimato per le sue  capacità espres-
          sive teatrali e canore: Erio Guaitoli.
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