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Nel cuore della città 13
ata” per le guarigioni e i miracoli compiuti prima e
dopo la morte, come attestano tutti gli storici che han-
Il monastero: tra no scritto di lei.
leggenda e storia Eleonora d’Este
(Suor Caterina Angiola)
Spirito irrequieto, certamente con scarsa vocazione si
ritira alla vita monacale. E’ figlia del Duca Cesare d’Este
e in occasione della sua professione religiosa prende il
nome di suor Caterina Angiola. Siamo nel 1611.
Camilla, un giorno
al tramontare del sole… Proprio nel palazzo che prospetta via S.Chiara,
Eleonora farà costruire appartamenti particolari per lei
Incomincia proprio così la storia. e per il suo seguito e quando nel 1625 diviene badessa
“Era tutto in ordine per effettuare il disegno [Camilla vorrà speciali festeggiamenti e riconoscimenti. Suona-
Pio intendeva farsi monaca, N.d.A.] quando portassi no tutte le campane della città, artiglierie, trombe e
Camilla la mattina per tempo in carrozza e viaggiando tromboni, fuochi artificiali…
un giorno fino al tramontare del sole, quando già Nello stesso anno il convento diventa luogo di edu-
credevasi a Ferrara… si trovò vicina alle mura di Carpi. cazione per la gioventù di rango nobile e la presenza
Fosse il fatto precisa ordinazione del cielo e comande di queste educande fa perdere al Monastero la sua au-
dei Principi Pii, interpella Camilla a despositione divi- sterità. Mobili e arredi abbondano, preziose suppellet-
na e determinò nel luogo medesmo, edificar Monaste- tili, candelabri, tappeti ed arazzi adornano tutte le sale
ro e quindi ritirarsi a vivere sciolta dal mondo”. del convento.
E’ quanto scrive Guglielmo Maggi (1700 – Note Si continuano a fare grandi importanti lavori edili,
storiche della città di Carpi) parlando della principessa come la costruzione nel 1627 dell’Edificio magnifico
Camilla Pio, figlia di Gilberto II Pio di Savoia e della della Bugada e della nuova sala del Capitolo, ora de-
madre Elisabetta Migliorati, nipote del Papa Innocenzo nominata Sala del ‘600.
VII.
Sembra a questo punto opportuno riferire quanto si
“La principessa ha sempre praticato fin dalla giovi- è scoperto, con sorpresa, negli anni ’50 dello scorso
nezza una vita di pietà intensa e continua così anche secolo a proposito di questa importante sala capitolare
oggi”. Così è scritto nell’elogio che Papa Innocenzo delle monache.
VIII fa a Camilla nella bolla pontificia del 1490 con la Abbandonata e tinteggiata a calce bianca, era desti-
quale autorizzava la costruzione del Monastero di nata da tempo imprecisato a legnaia e ripostiglio. Nes-
S.Chiara in Carpi. suno poteva immaginare che sotto la tinteggiatura si
nascondevano pregiati affreschi risalenti alla seconda
Una donna già matura, pia e facoltosa per l’eredità metà del 1600.
lasciatale dalla zia paterna Margherita Pio. Un patri- La scoperta fu casuale. In occasione di un violento
monio immenso che si aggiunge alla sua già grande temporale, l’acqua filtrante dai tetti staccò parte del-
ricchezza. l’intonaco che dal soffitto cadde frantumandosi sul dis-
Tutto lascerà per la costruzione del Monastero di sestato pavimento.
Santa Chiara e ad altre opere pie, nel giorno della I rottami di gesso impregnati di colore fecero so-
professione solenne di monaca clarissa. spettare la presenza di dipinti cancellati – non si sa
Il monastero e la chiesa annessa di Santa Chiara quando e perché – da una copertura superficiale di
vennero ultimati nell’anno 1500 e Camilla nominata tinta a calce.
badessa del monastero stesso nel 1501. Si trattava effettivamente di affreschi che valeva la
Dopo tre anni di vita in totale povertà e penitenza pena di recuperare, eseguiti al tempo di suor Caterina
muore in concetto di santità, glorificata e chiamata “be- Angiola.

