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Appendice                                                                                                 217


          Secolo XVIII                                                Pio XII approva e incoraggia l’opera del C.O.R.
                                                                   (Centro Oratori Romani).
             Periodo di decadenza del primitivo slancio popola-
          re dell’istituzione oratoriana.                             Giovanni XXIII raccomanda calorosamente l’opera
             Gli oratori tendono a chiudersi e ad assumere l’aspet-  dei Patronati (così chiamati nel Veneto gli Oratori).
          to di pie associazioni di gente scelta.                     A Milano, il Card. Martini negli anni del suo
                                                                   episcopato presenta con discorsi, lettere e messaggi la
             Non vengono a mancare, tuttavia, in molte città,      più bella letteratura dell’Oratorio.
          religiosi zelanti (il barnabita Fortunato Redolfi e il
          sacerdote Giuseppe Giraldi) che continuano a propor-        Nel 1962 incoraggia [chi?] la fondazione della Con-
          re oratori veramente popolari fondati sul catechismo e   federazione Nazionale che  tiene la prima  Assemblea
          la ricreazione.                                          Nazionale a Bologna sotto la presidenza del Card.
                                                                   Lercaro (luglio 1963).


          Secolo XIX                                                  Il 23 gennaio 1964 il S.Padre Paolo VI accoglie in
                                                                   udienza speciale i promotori della Confederazione e
             E’ il secolo di S.Giovanni Bosco, del Beato           pronuncia il discorso che costituisce la “magna charta”
          Leonardo Murialdo, di S.Bartolomeo Capitanio, del        del Movimento Oratoriano.
          venerabile Ludovico Pavoni e del servo di Dio  Vin-
          cenzo Grossi, fondatore delle figlie dell’Oratorio… e       Nel luglio 1965 la Confederazione costituisce un’As-
          di tanti altri.                                          sociazione da erigere in Ente Morale riconosciuto dallo
                                                                   Stato Italiano. Nasce l’ANSPI (Associazione Naziona-

             Eminente, magistrale ed esemplare l’opera di          le “San Paolo” per gli oratori e i circoli giovanili).
          S.Giovanni Bosco. Il suo “metodo preventivo” di edu-        All’Assemblea svoltasi a Roma il 27-28 settembre
          cazione nacque nel suo oratorio.                         1965 Mons. G.Battista Belloli viene eletto Presidente
             Don Bosco si ispirerà a S.Francesco di Sales, il      nazionale e don Carlo Pedretti chiamato a comporre la
          santo della dolcezza, del dialogo, della carità, e chia-  segreteria nazionale con don Martello e don Cortesini.
          merà la sua congregazione “Salesiana”.                   In tutto questo molteplice lavoro scende illuminante e
                                                                   confortatrice la benedizione paterna di Papa Paolo VI


          Secolo XX                                                   (Questi cenni storici sono stati estratti da un ampio lavoro di
                                                                   ricerca fatto da Mons. Carlo Pedretti - nella foto in basso -
                                                                   cofondatore e segretario nazionale dell’ANSPI)
             Si vive dell’eredità del secolo precedente.
             La storia oratoriana continua ad essere legata alla
          storia del movimento catechistico.
             Sospeso il Concilio Vaticano I, il magistero si orienta
          con attenzione alla pastorale catechistica (Mons.
          G.Battista Scalabrini e Mons. Geremia Bonomelli con-
          vocano a Piacenza il primo Congresso Catechistico
          Nazionale). Movimento catechistico che si arresta
          dinnanzi ai movimenti sociali e alle divisioni dei cat-
          tolici, per ragioni politiche.


             Pio X pubblica la famosa Enciclica sul Catechismo
          “Acerbo nimis” (1905) e nel 1912 il formulario del
          Catechismo che il Papa manda alle diocesi del Lazio
          e in copia a tutti i vescovi, molti dei quali lo adotte-
          ranno nelle loro diocesi.
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