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                      Altra bella e gratificante impresa fu la realizzazio-  sarebbe stata bocciata dal neo comitato economico
                   ne della prima cappella dell’oratorio, situata all’in-   preoccupato giustamente di far quadrare i conti im-
                   gresso di via S.Chiara. Ne parla ampiamente il prof.     mediati senza previsione del domani.
                   Pelloni al capitolo “Spazi per lo spirito”, (a pag. ….).
                   L’amico artista, in quegli anni anche lui alle prime       Iniziò così la realizzazione di una centrale termica
                   armi, ma che già esprimeva una pregevole creatività,     alimentata a metano in quella che era stata una sede
                   collaborò dipingendo un singolare crocifisso realizza-   associativa..
                   to con materie povere ma di notevole forza e sugge-        Questa doveva avere la potenza necessaria per ser-
                   stione. Anche per dotare l’oratorio di uno spazio per    vire tutte le utenze che facevano capo all’ACEG.
                   la preghiera furono coinvolti alcuni giovani poco più      Si rese così necessario la posa di una rete di tuba-
                   che adolescenti che per la prima volta maneggiarono      zioni sotterranee per distribuire il calore ovunque.
                   mazze, scalpelli e badili per abbattere strutture murarie  Fu questo un lavoro di eccezionali proporzioni.
                   superflue, togliere il vecchio intonaco, caricare e sca-
                   ricare il materiale, a richiesta del direttore dei lavori.  Centinaia di metri di scavi profondi due metri in
                      Era sorprendente e visibile la consapevolezza di      tutti i cortili sin sotto ai portici ed agli androni per
                   questi ragazzi che stavano facendo qualcosa di impor-    poter posare tubazioni, intercettare fogne, cavi elettri-
                   tante per sentire più vicina la presenza del Signore     ci e tutto  quello che poteva trovarsi stratificato dai
                   come compagno di gioco e come amico cui confidare        secoli in un complesso originario del 1600; la neces-
                   le problematiche della loro vita.                        sità, “intanto che ci  siamo”, di posare anche tubazio-
                                                                            ni antincendio, cavi elettrici e telefonici, nuove fogna-
                      E’ di tempi più recenti la realizzazione di un mo-    ture, tubazioni dell’acqua e tutto quello che poteva in
                   derno ed imponente impianto di teleriscaldamento,        futuro servire.
                   progettato nel 1989 e progressivamente realizzato nel      A questo punto si rendeva necessario provvedere
                   corso degli ultimi anni fino alla sua ultimazione avve-  anche al riscaldamento di tutto il ristrutturando piano
                   nuta nel 2006. L’impianto è stato progettato dallo stu-  terra che fu realizzato con riscaldamento a pavimen-
                   dio di Emanuele Bonato, cresciuto all’oratorio come      to, impianto allora molto innovativo tanto che fu il
                   scout e come capo educatore, e che dell’oratorio co-     primo di questa entità realizzato a Carpi.
                   nosceva ogni spazio ed ogni “segreto”. E’ lui stesso a
                   fornire dati, tempi e modi della realizzazione dell’im-    In buona sostanza ci si trovò, a fine lavori, senza
                   ponente opera, la prima e forse ancora la sola di così   soldi per comprare le caldaie, tanto che la prima fu
                   grandi proporzioni realizzata a Carpi.                   data a prestito dall’idraulico che eseguì i lavori.
                                                                              Era molto piccola, ma sufficiente per riscaldare le
                      Lo stesso Emanuele Bonato racconta:                   sale del piano terra, le uniche sino allora collegate;
                      L’occasione fu data dall’inizio dei lavori di         tutto il resto era solo predisposizione.
                   ristrutturazione al piano terra nell’ala sud del com-      Era il 1989.
                   plesso oratoriale.                                         Poco a poco il lavoro che si era eseguito, e di cui
                      Dopo l’uscita il trasferimento della scuola d’avvia-  non si capiva bene l’utilità, cominciò ad avere ragio-
                   mento professionale e la cessione di locali sino allora  ne di essere.
                   adibiti alle attività scout al Liceo Scientifico, tra le   Nel 1991 il Cinema Corso, che aveva una centrale
                   tante problematiche d’ordine strutturale c’era anche     termica a gasolio, inadeguata per motivi di sicurezza,
                   quella di dotare di nuovi impianti i locali sino ad      fu allacciato alla rete.
                   allora riscaldati con stufe a kerosene.                    Nel 1992 il Liceo Scientifico, per le stesse ragioni
                      Occorreva un progetto che non si limitasse sola-      del Cinema Corso, fu anch’esso allacciato alla rete.
                   mente alla soluzione di una necessità immediata, ma        Nel 1996 fu la volta di tutta l’ala di Via Santa
                   che mirasse ad  anticipare quelle che sarebbero state    Chiara in concomitanza con i lavori di trasformazio-
                   le problematiche future in tema di sicurezza degli im-   ne in Scuola S. Cuore.
                   pianti e d’economia di gestione.                           Nel 1997 la Sala del ‘600, tutte le sale del secondo
                      L’idea era allora sin troppo avveniristica e, se non  piano dell’ala Sud e, dall’altra parte del cortile, i
                   supportata dalla ben nota caparbietà di Don Nino,        nuovi spogliatoi della Carpine.
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