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Nel cuore della città                                                                                      33


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                    Nuove sedi:                                    del soffitto, riportate al loro aspetto originale e rinfor-
                                                                      Di grande rilievo fu il restauro delle travature lignee
                    un progetto                                    zate con catene a scomparsa per mettere a norma an-

                                                                   che il piano sovrastante.
           venuto da lontano                                          Ampie vetrate verticali all’ingresso delle sedi, pa-


                                                                   reti in parte portate a pietra vista, e soprattutto la di-
                                                                   sposizione ricercata dei punti luce donarono allo spa-
                                                                   zio un tono eccezionale di accoglienza.


             Nel 1999 la vecchia scuola del S.Cuore, per decen-       Finalmente tutte le unità del gruppo scout potevano
          ni gestita dalle suore di S.Vincenzo (dette “della Ca-   disporre di nuove sedi – forse anche troppo spaziose
          rità”) corse il rischio di venire definitivamente chiusa  e ricche, come rilevava qualcuno – ma certamente
          per ragioni organizzative e finanziarie. La Diocesi non  idonee come basi di preparazione e di lancio di picco-
          volle perdere l’importante centro scolastico d’ispira-   le e grandi imprese.
          zione cristiana.
             La scuola “privata” delle suore era nota in città per    L’inaugurazione avvenne la domenica mattina dopo
          la sua lunga prestigiosa attività; per essere stata fre-  la messa festiva con la partecipazione del  Vescovo
          quentata da un numero considerevole di allievi che       Mons.Staffieri, che tagliò il tradizionale nastro, alla
          normalmente ne hanno conservato un buon ricordo.         presenza di tutti gli scout del Gruppo e dei loro fami-
          Indimenticabili alcune figure di religiose insegnanti    liari.
          diventate mitiche per il loro stile, la longevità del loro
          insegnamento e per il rapporto stabilito con gli allievi    Intervenni per presentare al Vescovo la nuova rea-
          come suore.                                              lizzazione dell’ACEG e il nuovo felice traguardo rag-
                                                                   giunto dagli scout.
             La soluzione ritenuta possibile fu l’apertura di una     Uno spazio meritato in tanti anni di attività educativa
          nuova sede: da via Ciro Menotti ai locali della Fonda-   durante i quali, anche la fatica e il disagio di peregri-
          zione ACEG,  nel  palazzo prospiciente via S.Chiara.     nare da un locale all’altro furono superati nello spirito
                                                                   della Legge Scout del “sorridere e cantare”, caratteri-
             La decisione scombussolò le sedi delle associazio-    stica non facile ma auspicata dello stile scout.
          ni, dei movimenti e dei servizi oratoriali costretti,
          ancora una volta, a trasferimenti come era avvenuto         Ecco quanto dissi a mons.Vescovo:.
          molte volte per il passato.
             Ma non tutto il male viene per nuocere. Alla fine        Eccellenza Reverendissima,
          l’evento rivelò il suo aspetto provvidenziale. Si andò      incomincio col dirle che siamo contenti e commos-
          verso sistemazioni definitive (o meno precarie!)         si. Abbiamo a lungo atteso questo giorno. Il progetto
                                                                   delle “nuove sedi” viene da lontano.
             Agli scout fu assegnata l’ala nord addossata al mo-      Insieme abbiamo peregrinato da un locale all’altro
          nastero delle Clarisse, lasciata libera dal liceo scienti-  in questo grande complesso di edifici in attesa di re-
          fico M.Fanti, che l’aveva per molti anni avuta           stauri, di rifacimenti, di destinazione d’uso.
          dall’ACEG in locazione.                                     Ci siamo adattati sempre, trasformando locali
                                                                   fatiscenti in sedi accoglienti ed idonee per lo svolgi-
             Furono indispensabili alcuni importanti interventi    mento delle attività.
          per rendere i locali idonei alla nuova destinazione:        Non ci siamo fermati di fronte alle difficoltà.  Ab-
          interventi che furono portati a termine nel rispetto delle  biamo, anzi, avuto l’opportunità di verificare se il
          norme conservative dei beni culturali, essendo tutto il  nostro comportamento e le nostre scelte erano in
          complesso seicentesco proprietà dell’ACEG sotto la       sintonia con lo spirito e lo stile scout.
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