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                   In piedi da sinistra: Lauro Beltrami, Giuliano Cini, Pezzetti, Marco Bertoli, Luigi Lamma, Andrea Creola, Giorgio Lugli, Marco Sforzi, Davide
                   Verri. Accosciati: Alberto Marverti, Glauco Ferrari, G.Paolo Covezzi, Glauco Soresina, Giorgio Fiocchi, Andrea Ugolini, Marco Medici.





                                                                           sportiva si può ricavarne il senso della vita, dove si
                                                                           alternano le vittorie e le sconfitte. Bisogna educare
                                 Lo sport                                  alla competizione sincera, leale, motivata, aperta a


                     e l’U.S. “Carpine”                                    qualsiasi risultato, mettendo al primo posto sempre la
                                                                           persona umana. Solo in questo caso lo sport diventa
                                                                           mezzo o momento di educazione.


                                                                              Don  Alessandro  Albertini, fratello di Demetrio, a
                                                                           suo tempo grande giocatore del Milan e della Nazio-
                                                                           nale, afferma candidamente di non riuscire ad imma-
                                                                           ginare un oratorio senza sport, ma aggiunge anche senza
                     La “carta dello sport” in campo educativo resta       mezzi termini: “Bisogna esigere allenatori che siano
                   ancora vincente. E’ una carta che l’Unione Sportiva     prima di tutto educatori. Io sono disposto ad allonta-
                   Carpine, la società sportiva dell’oratorio, ha giocato  nare un tecnico che non lo sia, anche se professional-
                   dal 1955 e continua a giocarla con impegno sapendole    mente molto valido”.
                   dare la valenza che le è propria.
                     Nella pratica sportiva i dirigenti della Carpine non     Disporre di un campo sportivo, come l’Eden, al
                   hanno mai pensato a fare dei campioni o alla compra-    centro della città, non è una fortuna di poco conto.
                   vendita dei giocatori, non hanno messo al primo posto      Ad usufruirne per primi furono “i ragazzi del cam-
                   il successo, secondo il motto “O si è primi o si è      po” di don Vincenzo Benatti. Molti di loro, ora un po’
                   nessuno” fino ad avere qualche dissenso interno nel     acciaccati, ricordano gli anni felici delle corse, delle
                   caso di sconfitte troppo clamorose (memorabile la       partitelle “informali” sul terreno, ove le nuove genera-
                   partita giocata dalla Carpine con una squadra modene-   zioni stanno vivendo la loro età fiorita.
                   se e perduta 22 a 0). Da come si vive l’esperienza         Fin dai primi anni, alcuni giovani collaboratori si
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