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I fatti e gli eventi 81
Una decina di ragazzi. “Nino cammina che sembra
un uomo, con le scarpette di gomma dura, undici anni
La “Coppa a il cuore pieno di paura” recita Francesco De Gregori
in una famosa canzone intitolata: “Leva calcistica”.
Scarabocchio” Ogni volta che li ho visti comparire dallo spogliatoio
e allargarsi sul campo, nella mente si materializzava
puntuale l’immagine di queste parole.
Un campo e una storia
da raccontare Il campo dell’Eden è, per chi vi abbia giocato an-
che solo una volta nella propria vita, un luogo unico.
di Stefano Discosti È stato, ed è ancora, un simbolo del calcio della città
e non solo. Cinto da mura seicentesche. Barriere d’ar-
gilla cotta pietrificata. Circondato da alberi ad alto fusto.
Nel cuore del centro storico. In pratica ad un tiro di
voce dalla piazza principale di Carpi. Il colpo d’oc-
chio è magnifico. I fori delle antiche opere di
Per poter raccontare questa storia occorre partire carpenteria nei muri perimetrali dell’antico convento,
dal campo dell’Eden. Dall’atmosfera particolare che si le stesse scanalature dei mattoni, danno ancora oggi
Stefano Discosti,
allenatore della squadra
dell’Under 11
respira ancora oggi calcando questo terreno. Da qui è alla mia mente un’infantile visione di spalti assiepati
iniziata una delle imprese sportive più incredibili e di spettatori. Uno stadio gremito d’immaginarie pre-
significative che l’oratorio cittadino e tutti coloro che senze. Forse di tutti quei ragazzi, ora adulti, che in
hanno preso parte a diverso titolo all’evento, ricordi- tanti anni di attività sono transitati sul manto irregola-
no. re del campo. Anche la gara più semplice, quella dei
rigori, o il giocare convulso e senza apparenti regole,

