Page 3 - Pavimenti cosmateschi _Neat
P. 3

L      o  stile  cosmatesco  è  una  definizione  usata  in

                  storia dell'arte e in architettura, relativamente a
                  un  tipo  di  decorazione  caratteristica  dei
           marmorari  romani  del  XII  e  XIII  secolo,  consistente
           nell'abbellire pavimenti, cibori e chiostri mediante tarsie
           marmoree policrome di forme svariate e fantasiose. Nel
           secolo  scorso  questa  decorazione  fu  chiamata
           "cosmatesca"  perché  usata  dalla  famiglia  dei  Cosmati,
           così  detti  dal  nome  di  un  membro,  Cosma,  figlio  di
           Jacopo di Lorenzo.
                                                          Un  pavimento  di  questo  genere  si  trova  anche  nel
           I  Cosmati  erano  marmorari  romani  che  formarono   presbiterio dell’Abbazia londinese di Westminster.
           varie  botteghe,  di  cui  si  ricordano  sette  membri,
           appartenuti a quattro diverse generazioni, famosi per i   La storia comincia nel 1258 quando l’abate Richard De
           loro  lavori  architettonici,  per  le  loro  sculture,  ma   Ware, venuto a Roma perché la sua nomina ad Abate di
           soprattutto  per  i  loro  mosaici  e  le  loro  decorazioni   Westminster ricevesse la benedizione del papa, arrivò ad
           realizzate prevalentemente in luoghi ecclesiastici.   Anagni,  dove,  in  quel  periodo,  Papa  Alessandro  IV
                                                          risiedeva  e,  messo  piede  nella  cattedrale,  rimase
           Della  famiglia  dei  Cosmati  si  ricordano  sette  membri:   “sbalordito  davanti  alla  bellezza  dei  suoi  pavimenti  a
           Lorenzo  Cosmati,  Jacopo  Cosmati,  Cosimo  Cosmati,
           Luca  Cosmati,  Jacopo  Cosmati,  Deodato  Cosmati,   mosaico”:  “…. saw the stunning mosaic pavements”
                                                          Da:  “Westminster:  a  Biography:  From  Earliest  Times  to  the
           Giovanni Cosmati.                              Present” - Robert Shepherd, 2012

           Nel  1231  il  pavimento  della  cripta  di  Anagni  venne   De Ware decise che una pavimentazione simile a quella
           realizzato a mosaico da Cosma e i due figli Luca e Jacopo.   che gli stessi Papi avevano voluto nella loro Cattedrale di
           In  particolare,  quelli  della  Cattedrale  di  Santa  Maria   Anagni,  bellissima  esteticamente  ed  espressione  della
           Annunziata di Anagni e della Cripta di San Magno sono   filosofia del tempo doveva essere presente anche nella
           due degli esempi più raffinati e completi. E non è un caso   Abbazia di Westminster:
           che questi pavimenti cosmateschi si trovino proprio in   “…On the floor of the Nave of Anagni Cathedral was a work of Art
           quella città: Anagni, infatti, dette i natali a ben quattro   that reflected this faith in the order of the world: a pavement of
                                                          intricate patterns, roundels, circles, hexagons, a continuous flow of
           papi  tra  l’XI  e  il  XIII  secolo  ed  era  il  loro  luogo  di   quincunx, symbols - shapes…..
           villeggiatura preferito. Una località importante, dunque,   da: “The Stones of London: A History in Twelve Buildings” - Leo
                                                          Hollis, 2011
           tanto da essere chiamata “la città dei papi”.    “Sul  pavimento  della  navata  centrale  della  Cattedrale  di
                                                          Anagni  c’era  un'opera  d'arte  che  rifletteva  questa  fede
                                                          nell'ordine  del  mondo:  un  pavimento  a  modelli  complicati,
                                                          tondi, cerchi, esagoni, un flusso continuo di quinconce, simboli
                                                          e forme.”
                                                          Per De Ware un pavimento come questo sarebbe stato
                                                          perfetto  per  la  esaltare  la  porzione  posta  davanti
                                                          all’altare  principale  della  sua  Abbazia,  la  cui
                                                          ricostruzione  doveva  riaffermare  la  potenza  e  la
                                                          legittimità di re Enrico III:
                                                           “Henry III’s commissioning of the pavement can be seen as a
                                                          reassertion of the divine right of kings - a riposte to Simon de
                                                          Monfort - other rebellious barons.

                                                          Fu così che tornò a Londra con il marmoraro Odorico e
                                                          un carico di marmi pregiati.
                                                          Nel  1268 anche  l’Abbazia  di  Westminster  ebbe  il  suo
                                                          pavimento cosmatesco, tra i più raffinati esempi dell’arte
           Il pavimento, realizzato tra il 1224 e il 1227, presenta una   cosmatesca fuori dall’Italia.
           fascia centrale in cui si ripete per cinque volte il motivo a
           quinconce formato cioè da un cerchio centrale con altri   Di questo pavimento l’abate era talmente orgoglioso da
           quattro cerchi negli angoli.                   scegliere  di  farsi  seppellire  proprio  al  di  sotto  di  quel
                                                          coloratissimo  tappeto  lapideo  dopo  la  morte  avvenuta
           Il  cerchio  in  marmo  è  molto  frequente  perché  i  dischi   nel 1283.
           venivano  ottenuti  dal  taglio  trasversale  di  vecchie
           colonne romane riutilizzate.
                                                          Nel  punto  in  cui  era  sepolto  esisteva  una  volta  una
           Piccoli   elementi   geometrici   che,   sapientemente   iscrizione che recitava:
           incastrati,  riescono  a  creare  l’effetto  di  un  magnifico   "Abbot  Richard  de  Ware,  who  rests  here,  now  bears  those
                                                          stones which he himself bore hither from the City"
           tappeto ricamato.                              The City in this case was Rome.



                                                                                                      2
   1   2   3   4   5   6   7   8