Page 4 - Pavimenti cosmateschi _Neat
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“L’Abate Richard De Ware, che adesso riposa qui, porta Il restauro odierno è stato preceduto nel 2002 da una fase
addosso quelle pietre che lui stesso ha portato dalla Città”. di progettazione e analisi preliminari.
Nel 2003 il pavimento subì una pulitura che rimosse lo
sporco superficiale, ma lo lasciò chiazzato. Il restauro vero e
proprio è iniziato nel maggio 2008, dopo una raccolta di
fondi dell’ammontare di 535mila sterline da parte di John
Paul Getty, una piccola somma paragonata ai 23 milioni di
sterline di ristrutturazione dell’intera Abbazia.
Una pulizia accurata e il consolidamento tramite polimero
acrilico Paraloid B-72 costituiscono la maggior parte del
lavoro, ma metodi scientificamente all’avanguardia sono stati
impiegati parallelamente alle tecniche tradizionali.
Al centro campeggia un disco in onice, mentre altri
elementi sono in porfirio viola, serpentino verde, calcare
giallo e vetro opaco colorato (in rosso, turchese, blu
cobalto e bianco). Il tutto incastonato in una base di
calcare scuro detto marmo di Purbeck.
Lo splendore del pavimento originale è stato riportato
alla luce dopo un restauro iniziato nel 2008 e terminato
nel maggio del 2010. Due anni di intensi lavori di pulizia
e restauro, diretti dal Capo conservatore dell’Abbazia,
Vanessa Simeoni, hanno rimosso gli strati di sporco
svelando il complesso e variopinto disegno dell’opera.
Si ha notizia di tre principali restauri effettuati in
passato: nel 1660, tra il 1697 e il 1719 e negli anni 1860-
89 ad opera di Sir George Gilbert Scott. Appena
conclusi i restauri di Scott, uno spesso tappeto fu posato
sul pavimento che, da allora, è stato visto raramente.
L’ultima volta fu mostrato al pubblico nel 1996, ma uno
strato di cera, sporcizia, fuliggine, grasso d’oca e olio di
lino lo oscuravano quasi completamente.
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