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I fatti e gli eventi 93
valcatura gialla, la coda mozzata e un orecchio penzo-
loni, uscì dal groviglio informe. Evitati gli ultimi ten-
tativi dei tenditori di trappole, con uno scatto rabbio-
so, pedalò verso la linea di gesso sovrastata dalla scrit-
ta “Eldorado” e, lanciato un grido sovrumano, l’attra-
versò di slancio. Saltando dalla sella atterrò a gambe Nelle foto al centro:
divaricate, le braccia al cielo alzate per ricevere l’ab- Fotogrammi del documentario
braccio della squadra e l’applauso di tutti. “Un giorno nel Far West” (8 mm)
Una giornata di gioco e di festa come tante altre
programmate nel corso delle attività in un’atmosfera
tipica dove i ragazzi hanno sperimentato la voglia di
gareggiare in competizione individuale e di squadra
nel rispetto delle regole esprimendo la loro spontanea
gioia di vivere.
I CAMPI GIOCO
Quando il tempo delle colonie estive montane e
marine finì e le famiglie unite ricominciarono a tra-
scorrere le vacanze con i loro figli, nei mesi estivi, i
cortili dell’oratorio iniziavano ad essere frequentati da
giocatori solitari perché gli amici (quelli che ancora
non si potevano permettere il lusso delle vacanze nelle
località climatiche e di soggiorno) preferivano le scam-
pagnate in bicicletta, la pesca e i bagni nei canali di
irrigazione lontani dalla città.
Per questi ragazzi, abbandonati un po’ a se stessi,
nacque la proposta dei campi “gioco” a riprendere, in
qualche modo, il vecchio GREST che l’A.C: in qual-
che parrocchia riusciva ancora ad organizzare per i
“suoi” ragazzi.
Dall’estate 1992 il campo gioco fu aperto a tutti i
ragazzi dell’età scolare, medie inferiori comprese.
Rigidissimamente programmata, la giornata era se-
guita da assistenti ed educatori competenti e responsa-
bili.
Grandi giochi finalizzati, attività sportive, lavori di
abilità manuale, tempi di educazione alla musica e al

