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88 I fatti e gli eventi
Il gioco
Il primo grande educatore
“Il gioco rappresenta per i ragazzi la massima aspi-
razione per la loro vita. Direi addirittura l’unica cosa
seria che possono fare, in quanto è in grado di soddi-
sfare le loro più intime esigenze, i loro più urgenti
bisogni: dal desiderio di muoversi e di agire a quello
di mettersi alla prova con i loro coetanei, dall’istinto
combattivo all’incontenibile bisogno di rumore e di
schiamazzo.” (P.Bertolini)
Ma la funzione del gioco all’oratorio non si riduce
solo alla sua capacità di attuare e soddisfare i ragazzi,
ma la sua importanza è data soprattutto dalla sua atti-
tudine ad educare; il gioco infatti lo possiamo consi-
derare “il primo grande educatore”.
Non bisogna comunque lasciarsi sfuggire mai il
valore pedagogico, non bisogna considerare il gioco
educativo di per sé, se non è guidato e finalizzato; se
si riduce esclusivamente al divertimento e al passa-
tempo può perdere molto del suo valore educativo.
Può capitare andando in giro per le comunità par-
rocchiali di incontrare qualche educatore che consideri
il gioco come momento di sollievo o di distensione e
dove la preoccupazione prima per la formazione dei
ragazzi e delle ragazze è una catechesi seria e quali-
ficata. La scelta è rispettabile ma discutibile. Il cardinal
Martini, parlando degli oratori, ricordava che don Bosco
non voleva che i ragazzi si avvicinassero a Dio come
tanti soldatini o come tanti chierichetti, ma come ra-
gazzi che corrono, che cantano, che giocano, che si
divertono e si è in mezzo a loro unendo il cortile del
gioco alla chiesa della preghiera. Don Bosco, da gran-
de educatore qual era, ha dato al gioco una importanza
essenziale: lo ha in qualche modo “consacrato”.
Queste premesse sono sembrate indispensabili per
presentare giochi per lo più di squadra proposti e re-
alizzati per i ragazzi secondo i programmi e i progetti
educativi. Anche i cosiddetti “campi gioco estivi” che
continuano ad essere organizzati ogni estate all’orato-
rio sono occasioni privilegiate per proporre giochi ed
I due “Galli” come arbitri!
attività finalizzati alla ricerca di valori.

