Page 6 - Cyberpunk Red Years
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                    oRA UN MESSAGGIO DALLA REDAZIONE


                                               È il 2013 e ho un problema…


               Vedete, ci aggiriamo per i bassifondi di Night City dal 1984. Abbiamo combattuto le Megacorporazioni fino allo stallo, ci
               siamo cibernetizzati fino al limite della psicosi e abbiamo persino scalato le Torri Arasaka per dare un coppino alla pelata
               del vecchio Saburo.
                 Questo è un problema che tutti i designer che lavorano su mondi originali devono affrontare: la stagnazione terminale.
               I giocatori finiscono per aver fatto, combattuto e visto tutto ciò che la versione originale del tuo mondo ha da offrire e non
               resta più molto da provare.

                 La mia soluzione, in Cyberpunk, è sempre stata di trattare l’intero mondo come un enorme fumetto, diviso in archi narrativi
               di circa dieci anni. Il mondo finisce all’inferno a partire dal 1993, con l’invenzione del moderno cyberware e l’attacco al
               World Trade Center di New York da parte di narco-terroristi colombiani. La trama principale di Cyberpunk (quello che
               chiamo l’arco di Never Fade Away) inizia e raggiunge il culmine nel 2013 con l’incursione di Johnny Silverhand nella Torre
               Arasaka per cercare di salvare la sua ragazza, Alt Cunningham. Dopo altri dieci anni inizia l’arco di Cyberpunk 2020
               (che chiamo Fall of the Towers… sbaglio o c’è uno schema? Io che distruggo grossi edifici) e la sua conclusione è la fine
               dell’Era Cyberpunk nel 2023.
                 Lavorare per archi narrativi è utile. Ti permette di mantenere in vita l’ambientazione, creando storie e personaggi sempre
               nuovi, costruendo su ciò che esiste già ed è ben conosciuto. Alla fine dell’arco di 2020, però, avevo due grossi problemi. Il
               primo era che non sarebbe bastata una nuova trama. Dovevo accettare il fatto che gran parte di quel mondo era già stata
               sfruttata e serviva un reset.

                 Secondo, adesso avevo dei partner. Più o meno quando iniziai a scrivere questo libro, un gruppo di polacchi – pro-
               babilmente li conoscete come CD Projekt Red, i creatori dei famosi videogiochi di The Witcher – si presentarono,
               metaforicamente, alla mia porta e dissero: “Ehi, ti andrebbe di creare il videogioco di Cyberpunk?”. Mi informai e, sicuro
               che non fossero tre sfigati in una cantina con dei vecchi Apple 2 e una capra, risposi che mi sembrava una figata.

                 Tuttavia, questo ha voluto dire, oltre al reset, conservare ciò che ha reso Cyberpunk tale, ma al tempo stesso portare
               avanti la linea temporale e tagliare i rami secchi. Inoltre, la nuova versione doveva essere adattata tanto a un gioco di ruolo
               da tavolo quanto a un videogioco tripla A.
                 Il risultato è il gioco che avete tra le mani.
                 Cyberpunk RED non distrugge il mondo, ma ne resetta molti elementi senza renderlo irriconoscibile. È il frutto di centinaia
               di ore di ricerca e pianificazione. È un nuovo arco narrativo, dove quasi tutti gli elementi più amati di Cyberpunk sono
               presenti, ma in forme nuove, gettando ombre diverse. Inoltre, ci ha permesso di creare qualcosa di unico nella storia del
               gioco: un GdR da tavolo che fa da ponte per il futuro più ampio e lontano del videogioco Cyberpunk 2077. I continui
               contatti tra i partner della CDPR (Patrick, Adam, Marcin, Amelia… siamo onesti: tutta la squadra di oltre seicento persone
               dello studio CD) e noi della R. Talsorian Games abbiamo creato una complessa esperienza di gioco che potrete esplorare
               sia al tavolo che sul monitor.

                 Non ho fatto tutto questo da solo. Devo ringraziare la fantastica squadra della R. Talsorian Games: James, Cody, J,
               Jay, Lisa, David e molti altri che hanno fatto funzionare tutto questo. Crediamo che il risultato sia una bellezza e speriamo
               che voi la pensiate allo stesso modo.
                       Perché vogliamo che vi uniate a noi negli Anni Rossi e li rendiate anche vostri.

                                                                                           —  Mike  Pondsmith
                                                                                           — Mike Pondsmith
                                                                         il tipo che ha ucciso i vostri personaggi di cyberpunk









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             Cyberpunk Red
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