Page 8 - Cyberpunk Red Years
P. 8
NEVER FADE AWAY
“Yo! Rocker!” urlò uno di loro, “Bello show! Bel Ma non era per lui. Era in partenza.
rumore!” Johnny Silverhand salutò distrattamente. Fan. Fissò vacuo la volta nero opaco della città. In
Avevano ragione: lo show era stato buono. Raramente
aveva fatto di meglio. Ma era finito. alto, il bagliore lontano di un fulmine interconnesso
con la luce rosa attinica dei lampioni. Le stelle
Iniziarono ad avvicinarsi. Uno fece dondolare una sembravano dipinte. Passò un VTOL, i giganteschi
bottiglia. La luce si riflesse sulla tequila gialla e oleosa rotori che fendevano la notte. Johnny cercò di toc-
all’interno. “Yo, Silver-rocker!” disse il più basso, con carlo. Vide la Mano stagliarsi contro il cielo: il liscio
la faccia segnata da tatuaggi tribali africani. “Unisciti supercromo lo fissò di rimando. Strinse la Mano
a noi! Fatti un sorso! Il minimo per un bello show, eh?” in un pugno cromato, il suo marchio di fabbrica, i
Erano sempre più vicini e Johnny spostò Alt, la sua servomotori scattarono uno dopo l’altro, e si colpì il
ragazza, sul proprio lato debole, quello senza la ventre aperto, ansimando per il dolore e lo shock.
Mano. “Ehi, Icebrothers,” rispose temporeggiando, In qualche modo si rimise in piedi e barcollò fino al
dopo aver riconosciuto i colori della gang. “L’offerta muro. Poggiò il volto febbricitante contro i mattoni
è buona, ma è stato un lungo show. Sono quasi flatli- freddi e umidi. Prese una decisione: non sarebbe
neato. Che ne dite di una replica, domani sera?” Gli morto, loro sarebbero morti. Chiuse gli occhi e stri-
erano quasi addosso. Fece scattare la 9mm Federated sciò verso il flusso sfocato del traffico.
Arms X-9 dalla fondina a molla nella Mano. Forse non Qualcosa lo fermò. Delle mani lo afferrarono e lo
è niente, pensò.
tennero in piedi. Silverhand ebbe appena la forza di
“Sicuro. Replicalo domani,” disse quello grosso con aprire gli occhi. Un volto magro e barbuto lo fissava
entusiasmo, e fu allora che colpirono, veloci come un intensamente: “Signore onnipotente, ti hanno davvero
turbine. La X-9 tuonò nel vicolo; stridii di rimbalzi a conciato, o sbaglio?”
vuoto, persi nel nulla. Ci fu un “click” metallico, mentre
il più basso sollevava il braccio e la luce si rifletteva Dissolvenza a nero.
su una serie di rasoi a forma di mano. Poi un impatto
dilaniante sollevò Johnny da terra. Sangue schizzò sul R EPARTO TRAUMATOLOGIA
cemento bagnato. I suoi occhi chiari fissarono vuoti il
cielo. L’urlo di terrore di Alt lasciò rapidamente il posto Quando Johnny si svegliò, sentì un urlo. Bene. Gli
all’oscurità. Da cento a zero in otto secondi netti. bastava che non fosse suo. Si era perso la corsa in
ambulanza fino all’ospedale, ma anche da trauma-
• • •
tologia poteva sentire il rumore dei jet. Era l’urlo.
Johnny rinvenne. Sentiva come dei vetri rotti nelle Diventava sempre più forte mentre il reparto si riem-
budella. Fuoco rosso sporcava i freddi neon blu. Si piva d’aria calda e dell’odore d’ozono. Dalla barella
rigirò in una pozza di un qualcosa di oleoso. Sangue. poteva vedere un massiccio AV-4 ruotare e risalire. Il
Il suo. frastuono calò e sentì le urla, quelle vere, tutto intorno:
le vittime di una normale sparatoria in città.
Un gatto saltò giù da un bidone della spazzatura
e gli girò cauto intorno. Non era scemo, il gatto. Un Un dottore lo stava ricucendo: era lo stesso che gli
sopravvissuto, che non si faceva coinvolgere. Gli aveva installato gli occhi Kiroshi trasparenti, la famosa
occhi felini come piccoli led rossi che si allontana- mano d’argento, che lo aveva “pluggato” per interfac-
vano nel vicolo. Johnny lo guardò. Stronzo bastardo, ciarsi e installato i chip software nel retro del cranio.
pensò, e chiuse gli occhi. Johnny pensò di metterlo sotto contratto.
Dietro le palpebre, numeri rossi digitali segnavano Sonde microchirurgiche entravano nelle sue
il tempo che gli restava. Il bio-orologio stava bat- viscere perforate, tamponando, misurando, pre-
tendo gli ultimi. Le auto sibilavano lungo la strada parando. Il dottore sostituì novanta centimetri di
lontana, lurida e fradicia di pioggia. In lontananza, intestino con dell’altro cresciuto in provetta, umido e
un’ambulanza del Trauma Team a sirene spiegate. scintillante; richiuse i buchi con pelle e muscoli sinte-
tici. Le aerodermiche iniettarono nell’area martoriata
6
Cyberpunk Red

