Page 9 - Cyberpunk Red Years
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NEVER FADE AWAY
speeddrug, fasthealer, endorfine e antibatterici. Un camera pluggata al lato destro del cranio era connessa
microsuturatore dai denti serrati ronzò, chiudendo a una cyberottica di un incredibile verde brillante. Era
la carne con punti miniaturizzati, quasi nuova. In un un Media, operatore e reporter in un uomo solo, che
paio di mesi non ci sarebbe stata neppure la cica- trasmetteva in diretta a una Media-Corp. “Ehi, Rocker,”
trice. Mica male la newtech. salutò chinandosi sul tavolo mentre Silverhand si ripren-
deva sotto le luci sterilizzanti.
Le mani del dottore erano rapide e ferme. Lo aveva
fatto migliaia di volte. Aveva un accento tedesco. “Pronto per una piccola vendetta?”
“Ach… Johnny… Johnny,” ripeté più e più volte mentre
lavorava. Sopra la sua testa le lampade steriliz- F UORI I NOMI
zanti scintillavano come sfaccettati occhi insettoidi.
“Johnny… quando la finirai?”
Johnny si infilò una t-shirt rossa con il logo della sua
Quando finirà, pensò Silverhand nei fumi di dorfine vecchia band, i Samurai; mentre la faceva scorrere
e anestetici. “Johnny,” aggiunse triste il dottore. sopra le ferite appena suturate, il tessuto si impigliò
Silverhand era come un secondo figlio per lui. Il nelle bende. Imprecò in giapponese. Si gettò sulle
primo era stato il miglior amico di Johnny, ucciso otto spalle un giubbotto corazzato. Afferrò l’autoshotgun
anni prima in una guerra inter-corporativa. Nessuno dall’armadio malridotto in camera da letto, soppe-
dovrebbe mai perdere più di un figlio. sandolo e dando una controllata ai proiettili, prima
di riporlo con attenzione nella fondina consumata
Grazie, pensò Johnny. Ti devo la pelle, di nuovo.
sotto l’ascella. Ficcò nelle tasche esterne del giubbotto
Il suo salvatore del vicolo era un certo Thompson, un alcuni shuriken. Infine, sollevò il pesante cannone a
tipo magro ed esile con un trench corazzato tre taglie mano S&W e lo agganciò nella fondina sulla schiena.
troppo grande. Non aveva hardware visibile, eccetto La furia avvampante dietro agli occhi pallidi e lucenti.
una minicamera sulla testa, simile a una cuffia troppo “Allora,” disse. “Parla.”
grossa. Un microfono si piegava fino alla bocca, la
ADRIAN MARC
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Cyberpunk Red

