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I fatti e gli eventi 137
Nelle foto:
- nell’acquario a Cesenatico,
in compagnia dei delfini;
- in visita al Duomo di Milano;
- a Grazzano Visconti:
le opere straordinarie in ferro battuto
nelle botteghe degli artigiani.
A Pisa
“La piazza dei Miracoli, il duomo, il battistero, la volo nella grande piazza che scendevano tra la folla
torre pendente. Come una visione onirica che si apre impavidi e si posavano sulle spalle, sulle braccia di
davanti a te. Come un sogno ad occhi aperti. Anche un chi offriva loro il mangime a piene mani. Ero molto
ragazzo che fatica ad esprimere giudizi oggettivi sul piccolo e l’incontro così familiare con i colombi, che
valore artistico di opere inestimabili resta incantato mi accarezzavano quasi con il battito delle loro ali,
dall’armonia del complesso architettonico… dai colo- resta il primo, piacevole ricordo.” (Stefano L.)
ri, dai toni, dall’aspetto quasi fiabesco dell’insieme…
dove sovrasta tesissimo l’azzurro del cielo.” Santuario Bocca di Rio
“A Bocca di Rio, dopo aver percorso tanti chilome-
A Grazzano Visconti tri sull’autostrada del Sole, siamo arrivati percorrendo
“I gruppi faticavano a stare insieme. Ci si perdeva una strada con arditi tornanti che solo con abilissime
a curiosare fra i negozi straripanti di opere artigianali manovre il nostro grande pullman riuscì a superare. Il
di ferro battuto, di vasi di rame con raffinati bassori- tempo non prometteva bene e faceva piuttosto freddo.
lievi e tante ceramiche coloratissime. Piacevole era Al piccolo, quasi disadorno santuario, sepolto nel ver-
salire e scendere per scalette consumate dal tempo, de del bosco, abbiamo celebrato, con attenta parteci-
correre per viottoli angusti, fra le cose dallo stile an- pazione, la Messa e appreso dall’intervento del Retto-
tico e pittoresco… Fermarsi alle fontane, toccare l’ac- re della chiesa la storia delle apparizioni e dei prodigi
qua che giocava con ritmati movimenti, scintillando ottenuti per l’intercessione di Maria e documentati da
alla luce del sole. E le gelaterie dove la sosta era per dipinti popolari, appesi alle pareti, a ricordare le gra-
molti d’obbligo… Il tutto quasi sepolto in un verde zie ricevute.
intenso d’antichi ippocastani, di frassini, di tigli a Una bella sorpresa ci attendeva all’uscita del San-
completare l’atmosfera di una località che non avresti tuario. Il vento aveva spazzato via le nuvole e un sole
voluto abbandonare mai…”. caldo e luminoso aveva dato vita, intorno, ad ogni
cosa… Ci voleva far vivere all’aria aperta una giorna-
A Venezia ta gioiosa e distensiva. Nel Santuario, prima di ripar-
“Ero ancora molto piccolo. Non mi ricordo di Ve- tire, fu doverosa una comune preghiera… per grazia
nezia le opere d’arte. I palazzi sì, grandiosi e splendidi ricevuta!” (un catechista)
che ammiravano i turisti di tutto il mondo. Anche le
strade, o meglio i canali, tra la case lambite dall’acqua Viaggiare è scoprire, contemplare, incontrarsi, co-
e le gondole variopinte che scivolavano veloci al rit- municare, godere delle meraviglie che ci circondano,
mo dei remi di abili gondolieri. Ricordo i colombi, in impreziosire la vita.

