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                                                                                      L’UNITALSI

                                                                                     tra i giovani


                                                                              Accoglienza e collaborazione








                                                                              L’Unitalsi solo indirettamente s’interessa di gioventù
                                                                           e di educazione.
                                                                              E’ nata per i malati, per assisterli, per portarli in
                                                                           pellegrinaggio ai santuari mariani, per donare loro
                                                                           motivi di speranza, per coinvolgerli in momenti di
                                                                           spiritualità e capire il valore cristiano della sofferenza.

                                                                              Ma l’associazione si è mostrata un’occasione stra-
                                                                           ordinaria per offrire alla gioventù dell’oratorio valori
                                                                           integrativi del progetto educativo.
                                                                              Non disponendo di propri locali, l’Unitalsi fu ac-
                                                                           colta per le sue attività, manifestazioni ordinarie e stra-
                                                                           ordinarie, nei locali dell’oratorio. Riunioni del perso-
                                                                           nale, incontri di catechesi, feste per ammalati, anziani
                                                                           ed impediti, collaborazioni religiose con la partecipa-
                                                                           zione del Vescovo, e tutto questo per oltre trent’anni.

                                                                              L’ospitalità divenne ben presto collaborazione. Il
                                                                           mondo della sofferenza, così lontano e disatteso dai
                                                                           giovani, divenne motivo di attenzione e presto di col-
                                                                           laborazione, prima occasionale, poi di partecipazione
                                                                           attiva nel servizio a malati e disabili.


                                                                              Nel 1968 partirono i primi scout in pellegrinaggio
                                                                           a Lourdes, inseriti nel personale di assistenza e fu
                                                                           un’esperienza che lasciò il segno, che stimolò altri ad
                                                                           impegnarsi nella stessa attività straordinaria e gratifi-
                                                                           cante. Esperienza che di fatto si è realizzata, di anno
                                                                           in anno in modo sempre più accentuato, per la presen-
                                                                           za di tanti amici in difficoltà, in cammino con noi.

                                                                              Tanti scoprirono come la sofferenza vista da lonta-
                                                                           no sia diversa da quella volontariamente condivisa.
                                                                              E così i pellegrinaggi si arricchirono di momenti
                                                                           eccezionalmente significativi ed educativi. A Lourdes
                                                                           questo vivere e camminare insieme con chi soffre si
                                                                           fece stupore e concretezza, fatica e tenerezza, dolore
                                                                           ma anche felicità.
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