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I fatti e gli eventi 139
Nel corso degli anni, con la nascita in città di nuove
parrocchie, dotate di spazi per la ricreazione e la
IL CENTRO catechesi, l’attività dell’oratorio fu logicamente ridi-
mensionata, anche se le grandi strutture disponibili
GIOVANILE continuavano ad essere il luogo di convergenza per
iniziative pastorali a carattere cittadino e diocesano.
IN-CHIOSTRO Negli ultimi anni l’attenzione pastorale si è sposta-
Per un mondo giovanile ta verso i giovani, travolti da una crisi esistenziale,
che cambia umana e religiosa che è oggetto di riflessione e di
preoccupazione per le comunità parrocchiali, per il
consiglio pastorale diocesano, per i movimenti e i
gruppi giovanili, e per quanti si interessano di
problematiche educative.
L’idea di aprire nei locali dell’ACEG un centro gio-
vanile aperto a tutti i giovani della città ed anche delle
frazioni periferiche fu oggetto di studio e di riflessione
e alla fine considerato dai più un auspicabile tentativo
pastorale.
Si rendeva necessario un ambiente modernamente
attrezzato, con servizi di alto livello, con l’offerta di
mezzi tecnici e mass-mediali in grado di soddisfare la
domanda dei giovani del nostro tempo. Soprattutto
bisognava riflettere e decider come questo ambiente
bisognasse renderlo pregnante di valori.
A progettare, studiare statuti e regolamenti, illustra-
re ad eventuali collaboratori scopi e mezzi del Centro
Giovanile fu incaricato Edoardo Patriarca, il quale mise
a disposizione le sue risorse intellettuali e tutta la sua
esperienza e sensibilità di educatore.
Si prodigò generosamente e pazientemente a tenere
i doverosi, indispensabili contatti con Mons.Vescovo
Bassano Staffieri, con il consiglio pastorale diocesano,
per le consultazioni ed i suggerimenti utili alla riuscita
della nuova impresa pastorale.
Il circolo giovanile poteva disporre di nuovi ampi
locali completamente ristrutturati nell’ala centrale del-
l’antico chiostro di S.Chiara, a ridosso del monastero
delle suore Clarisse.
Fu denominato “In-chiostro”, nome originale con
riferimento alla sua ubicazione ma, a giudizio di mol-
ti, non felicissimo. Il richiamo alla macchia d’inchio-
stro che si suggeriva di mettere nel logo del Centro

