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                   I “Foulards Blancs”


                     Il pellegrinaggio offrì inoltre agli scout l’occasione   La vita dei Foulard Bianchi è ispirata alla Carta
                   per conoscere i “Foulards Blancs”, comunità aderente    della Comunità italiana Notre Dame di Lourdes, che
                   alla Communauté Notre Dame de France fondata dagli      stabilisce i principi fondamentali e le norme che
                   scout di Francia nel 1926.                              regolamentano l’ammissione e l’appartenenza dei
                                                                           Foulard Bianchi alla Comunità stessa.
                     E’ una comunità di servizio rivolta agli ammalati e
                   ai giovani per una interpretazione autentica e reale del   I primi scout del gruppo Carpi 1° a farne parte fin
                   Messaggio di Lourdes.                                   dal 1970 furono Ruggero Canulli, Franco Pantaloni,
                                                                           Glauco Coccapani e Daniele Forti, ai quali si aggiun-
                                                                           sero altri, come novizi, negli anni seguenti.
                                                                              Purtroppo l’adesione non ha avuto la continuità che
                                                                           si sperava. L’impegno a partecipare ogni anno ad un
                                                                           pellegrinaggio a Lourdes, come prescrivono le regole
                                                                           della Comunità, fu considerato impegnativo per gli
                                                                           spazi da trovare nei propri impegni di studio o di la-
                                                                           voro, per il costo dei viaggi e della permanenza al-
                                                                           l’estero per alcuni giorni, totalmente a carico degli
                                                                           stessi partecipanti.


                                                                              Ciò non ha comunque impedito altre esperienze sal-
                                                                           tuarie, individuali e di gruppo, secondo la disponibilità
                                                                           delle persone, come la realizzazione da parte del Grup-
                                                                           po scout di campi di spiritualità  di route in sostituzio-
                                                                           ne alle tradizionali attività estive.



                                                                           Collaborazione
                                                                           e comunione ecclesiale


                                                                              All’oratorio la collaborazione continuava tutto l’an-
                                                                           no secondo le necessità e le richieste dei responsabili,
                                                                           e il coordinamento fu sempre facile, favorito dalla
                                                                           presenza del sacerdote che era contemporaneamente
                                                                           Direttore dell’oratorio e assistente dell’Unitalsi.


                                                                              Esperienza di collaborazione e di servizio che si
                                                                           dimostrò opportuna e valida per favorire la comunione
                                                                           ecclesiale nel rapporto tra movimenti e associazioni,
                                                                           la reciproca stima, il perseguimento, per strade diver-
                                                                           se, del servizio alla Chiesa, nella fede fattivamente e
                                                                           coerentemente vissuta.






                                                                           Foto sopra a sinistra: Daniele Forti, Glauco Coccapani,
                                                                           Franco Pantaleoni, Ruggero Canulli.
                                                                           Foto sotto: Fulvio Ferrarini assiste... e sempre con allegria!
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