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158 Nel dono di un servizio
Il Maestro
Marchi
Pippo e il doposcuola
Il maestro Giacinto Marchi, detto comunemente
“Pippo”, divenne fin dai primi anni dell’Oratorio un
prezioso collaboratore. Lo incontrai alle scuole ele-
mentari “M.Fanti” in occasione di una delle venti le-
zioni di religione che allora era ancora consentito te-
nere agli alunni delle scuole primarie.
Il circolo didattico disponeva di ottimi docenti, ma
il maestro “Pippo” sembrava avere una marcia in più
per le sue spiccate ed originali capacità didattiche.
Anche alle lezioni di religione partecipava attiva-
mente proponendo sempre agli alunni esercitazioni sugli
argomenti trattati.
Per me fu facile sentirmi in sintonia con un maestro
ricco di creatività e molto sensibile alle proposte di
carattere artistico e di espressione in genere.
Fu notevole la collaborazione scolastica ed extra-
scolastica nella realizzazione di piccoli spettacoli, di
parabole sceneggiate, e a Natale nella realizzazione di
originali presepi che ancora si potevano allestire nelle
aule scolastiche senza “turbare la sensibilità religiosa
degli allievi non cristiani”.
All’Oratorio Pippo si fece amico degli scout e si
dimostrò contento di partecipare ai loro campi estivi
in val di Fassa, offrendo la sua collaborazione come
esperto in arte culinaria.
Quante volte dovette correre ai ripari con drastici
interventi, quando i cucinieri di squadriglia, in gara fra
di loro, realizzavano misteriosi intrugli che non allie-
tavano per niente i capi normalmente invitati ai “lauti
pasti”. Frequentemente, invece, era proprio lui, il
maestro, a preparare i menu, a cucinare, per offrire
“banchetti” che mettevano in allegria l’intera comuni-
tà scout.
Divenne presto collaboratore stabile come segreta-
rio della Direzione dell’Oratorio, offrendo volontaria-
mente il suo servizio negli ambiti che più gli erano
congeniali.

