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176 Nel dono di un servizio
altri mi prendono in giro e mi fanno degli scherzi che
faccio fatica a sopportare. Non vedo l’ora di tornare a
casa anche per un giorno solo. Ho imparato che il mio
comandante è stato scout. Questo mi fa molto piacere,
spero sia buono anche per darci licenze e permessi. Mi
saluti gli amici quando vengono alle riunioni. Quando
si è lontani in una caserma il pensiero è spesso a casa
e agli amici. Mi scusi se non scrivo tanto. Faccio fa-
tica a farlo ma il pensiero c’è sempre.
LUCIO ZERBINI
Pesaro, 1967
“Abbiamo fondato una piccola comunità”
Mi ricordo di voi, specialmente nei momenti più
duri. I consigli, la fiducia che avete riposto in me, ciò
che ho assunto nello scautismo, mi è stato qui di gran-
de aiuto, e continuerà a darmi quella spinta che mi
necessita.
Appena giunto in caserma ho conosciuto un ragaz-
zo di Bari e da allora siamo stati insieme in caserma,
in libera uscita, sostenendoci a vicenda nelle difficoltà
morali e materiali. Ho conosciuto in seguito altri con
i quali abbiamo fondato una piccola comunità. Siamo
in quindici circa. Ci troviamo insieme per discutere
dei nostri problemi nella vita di caserma e nella vita
civile in genere.
Scrivo tutto su un apposito quaderno. Le farà pia-
cere sapere che andiamo anche al mese di maggio.
Naturalmente i presenti sono quelli del nostro gruppo.
Come vede, qui e forse più che a casa, sentiamo il
bisogno della preghiera che ci da sollievo e forza per
affrontare le tante difficoltà quotidiane.
Lucio Zerbini

