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172 Nel dono di un servizio
VALERIO SETTI Troppo sole!
Caserta, 1965
Qualche buona notizia non guasta. Domenica sono
Ore di marcia… che passione andato in permesso a Napoli e ad Ischia con una com-
pagnia molto allegra. Ho preso molto sole (troppo!) e
La vita qui comincia ad avere una sua normale re- fatto parecchi bagni.
golarità. Ore di marcia e di esercitazioni che ti sfibra- Prossimamente andrò a visitare anche Pompei….
no. Faccio il possibile per tenere duro anche perché un ma il permesso lo conoscerò all’ultimo minuto.
po’ preparato sono dalla vita scout. Intanto faccio fatica a dormire per l’enorme scot-
Non mi vergogno a dire che sento la mancanza tatura che mi sono preso ad Ischia… Ho esagerato, ma
della famiglia, degli amici, dell’associazione… e sono passerà.
meravigliato di non avere ancora pianto. Saluto e abbraccio tutti.
Ramazza e marmitte
Mi sono beccato cinque giorni di consegna
Di ritorno dalla licenza… ho fatto un viaggio duris-
simo… il distacco è stato più doloroso di quando sono Fa un caldo tremendo. Si suda come bestie. Da due
partito la prima volta. Qui sono rimasto senza servizi giorni marciamo sotto il sole con il fucile in spalle per
per due giorni, poi è venuto il mio turno con le ramazze preparare una sfilata in programma per il 13 agosto in
e la pulizia delle marmitte: un lavoro veramente orri- occasione della presenza di un generale argentino.
bile… tutto il giorno senza fermarsi mai. E ciò che mi Immagina come siamo ridotti dopo la marcia?
causa più fastidio, oltre la fatica, le imprecazioni, le Ci consola che subito dopo andremo tutto in licen-
bestemmie, la rabbia incontenibile dei miei za e così avremo modi di rincontrarci…
commilitoni… Ho terminato il lavoro alle 21.30… mi Mi sono beccato cinque giorni di consegna perché
sono addormentato, stanco morto e se non mi avessero leggevo durante le ore di studio obbligatorio e così ho
svegliato il mattino dopo avrei sicuramente dormito dovuto rinunciare all’incontro con Tino che aspetto da
fino a mezzogiorno. tempo con ansia.
Bisogno di richiami forti
Qui a Catania sto passando una settimana molto
critica. Contribuisce a questo anche il trasferimento
che mi ha sconvolto. Sempre più lontano da casa. Sto
contando i giorni, per non dire le ore, che dovranno
passare prima della licenza natalizia. Anche Tino è
rimasto molto sorpreso del mio trasferimento. Lo sen-
to sempre molto vicino. Sono stato trasferito all’uffi-
cio vettovagliamento, sono molto impegnato nel lavo-
ro e le giornate fortunatamente volano. Spiritualmente
ho bisogno di qualche sfuriata per liberarmi dal torpo-
re che da qualche tempo mi ha preso. I sacerdoti qui
lasciano piuttosto correre… soprattutto con noi milita-
ri… ma non so se sia giusto. Sento il bisogno di ri-
chiami forti, per mantenere viva la mia fede. Per avere
la pace interiore che qui è così facile perdere.
Valerio Setti, 1965

