Page 188 - eta fiorita web_Neat
P. 188
186 Nella vita di oggi
Quando aveva tutto...
...il catechismo
...la squadra di calcio
...il prato
...i lupetti
...i cortili spaziosi
......
...il bar
...il cinema
...i tanti amici
...la nostra casa
...il luogo dei sogni?
doveva poi soccombere al volere del gruppo e al fatto Si poteva giocare a pallavolo, a basket e a tennis,
che presto tardi avrebbe trovato qualcuno più forte di a carte e con le figurine. In estate facevamo partite di
lui, magari lo stesso che qualche anno prima calcio infinite, che duravano ore e ore. Non ci si stan-
prevaricava. cava mai. Non avevamo bisogno di andare al parco
Emergevano grandi e piccole leadership, che poi si come facevano molti altri ragazzini. Io, ma credo molti
modificavano nel tempo, perché ognuno di noi cresce- altri, all’Eden mi sentivo più protetto e sicuro. C’era
va. Qualcuno diventava più sicuro ed estroverso, altri pure il cinema, tutte le domeniche pomeriggio e po-
invece con l’adolescenza si rinchiudevano fino a non chissimi rinunciavano a quell’appuntamento.
parlare quasi più con nessuno. Molte volte penso di aver sperimentato proprio al-
Risate straordinarie in quel bar, come si fanno solo l’Oratorio la mia propensione al sociale e alla politica,
da ragazzi. Quante volte abbiamo fatto arrabbiare Al- che si è tradotta in modo più chiaro e concreto nel mio
fredo, il mitico custode dalle mille chiavi; eravamo un impegno di educatore dell’Agesci verso i 18 anni, ma
po’ perfidi ma in fondo gli eravamo affezionati. Chi ha che ha visto anche in più giovane età qualche abboz-
dimenticato le vetrate rotte dell’allora Liceo Fanti? Le zo. Quante volte infatti si doveva prendere qualche
centrammo proprio tutte in una gara di tiro coi sassi decisione, sia pure piccola e semplice, guidare dei grup-
che ci ha coinvolti in un crescendo senza controllo. pi, con quali squadre e con quali regole. Erano auten-
Tutti, o quasi, poi ci assumemmo le responsabilità tici momenti di confronto, nei quali occorreva atten-
pagando i danni e subendo punizioni dai nostri geni- zione agli altri, sensibilità a non escludere, come inve-
tori. Sono episodi che ancora oggi quando ci si ritrova ce tante volte capitava. Si viveva in uno spazio grande
con alcuni vecchi amici ci fanno divertire moltissimo. che permetteva fantasia e iniziativa. Ci siamo organiz-
zati da soli tanti tornei e di diverse discipline.
Avevamo tutto dentro all’Eden. Sentivamo talmente nostro quello spazio, che negli
La società sportiva Carpine che durante l’anno ci anni ‘80 formalizammo una protesta contro la realiz-
faceva giocare nei tornei di calcio di tutte le età, che zazione della tradizionale “Festa dell’Amicizia” della
faceva giocare chiunque, bravo o brocco che fosse. Al Democrazia Cristiana di Carpi; partì da un gruppo di
proposito conservo il triste ricordo di una famosa educatori scout, di cui facevo parte, ma trovò alleanze
sconfitta subita a Modena per 22 a zero! Roba da anche tra gli altri ragazzi. Pensavamo che quei locali
demoralizzare per sempre chiunque, ma noi no; la dovessero essere liberi da incontri di partito, poiché,
squadra andò avanti e ci togliemmo qualche soddisfa- dicevamo, erano spazi per fare attività educative. L’al-
zione l’anno dopo. lora vescovo Maggiolini mi chiamò, non capiva la

