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                                                                                                   Quando aveva tutto...

                                                                                                   ...il catechismo
                                                                                                   ...la squadra di calcio
                                                                                                   ...il prato
                                                                                                   ...i lupetti
                                                                                                   ...i cortili spaziosi
                                                                                                   ......
                                                                                                   ...il bar
                                                                                                   ...il cinema
                                                                                                   ...i tanti amici
                                                                                                   ...la nostra casa
                                                                                                   ...il luogo dei sogni?












                   doveva  poi soccombere al volere del gruppo e al fatto     Si poteva giocare a pallavolo, a basket e a tennis,
                   che presto tardi avrebbe  trovato qualcuno più forte di  a carte e con le figurine. In estate facevamo partite di
                   lui, magari lo stesso che qualche anno prima            calcio infinite, che duravano ore e ore. Non ci si stan-
                   prevaricava.                                            cava mai. Non avevamo bisogno di andare al parco
                     Emergevano grandi e piccole leadership, che poi si    come facevano molti altri ragazzini. Io, ma credo molti
                   modificavano nel tempo, perché ognuno di noi cresce-    altri, all’Eden mi sentivo più protetto e sicuro. C’era
                   va. Qualcuno diventava più sicuro ed estroverso, altri  pure il cinema, tutte le domeniche pomeriggio e po-
                   invece con l’adolescenza si rinchiudevano fino a non    chissimi rinunciavano a  quell’appuntamento.
                   parlare quasi più con nessuno.                             Molte volte penso di aver sperimentato proprio al-
                     Risate straordinarie in quel bar, come si fanno solo  l’Oratorio la mia propensione al sociale e alla politica,
                   da ragazzi. Quante volte abbiamo fatto arrabbiare Al-   che si è tradotta in modo più chiaro e concreto nel mio
                   fredo, il mitico custode dalle mille chiavi; eravamo un  impegno di educatore dell’Agesci verso i 18 anni, ma
                   po’ perfidi ma in fondo gli eravamo affezionati. Chi ha  che ha visto anche in più giovane età qualche abboz-
                   dimenticato le vetrate rotte dell’allora Liceo Fanti? Le  zo. Quante volte infatti si doveva prendere qualche
                   centrammo proprio tutte in una gara di tiro coi sassi   decisione, sia pure piccola e semplice, guidare dei grup-
                   che ci ha coinvolti in un crescendo senza controllo.    pi,  con quali squadre e con quali regole. Erano auten-
                   Tutti, o quasi, poi ci assumemmo le responsabilità      tici momenti di confronto, nei quali occorreva atten-
                   pagando i danni e subendo punizioni dai nostri geni-    zione agli altri, sensibilità a non escludere, come inve-
                   tori.  Sono episodi che ancora oggi quando ci si ritrova  ce tante volte capitava. Si viveva in uno spazio grande
                   con alcuni vecchi amici ci fanno divertire moltissimo.  che permetteva fantasia e iniziativa. Ci siamo organiz-
                                                                           zati da soli tanti tornei e di diverse discipline.
                     Avevamo tutto dentro all’Eden.                           Sentivamo talmente nostro quello spazio, che negli
                     La società sportiva Carpine che durante l’anno ci     anni ‘80 formalizammo una protesta contro la realiz-
                   faceva giocare nei tornei di calcio di tutte le età, che  zazione della tradizionale “Festa dell’Amicizia” della
                   faceva giocare chiunque, bravo o brocco che fosse. Al   Democrazia Cristiana di Carpi; partì da un gruppo di
                   proposito conservo il triste ricordo di  una famosa     educatori scout, di cui facevo parte, ma trovò alleanze
                   sconfitta subita a Modena per 22 a zero! Roba da        anche tra gli altri ragazzi. Pensavamo che quei locali
                   demoralizzare per sempre chiunque, ma noi no; la        dovessero essere liberi da incontri di partito, poiché,
                   squadra andò avanti e ci togliemmo qualche soddisfa-    dicevamo, erano spazi per fare attività educative. L’al-
                   zione l’anno dopo.                                      lora vescovo Maggiolini mi chiamò, non capiva la
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