Page 191 - eta fiorita web_Neat
P. 191

Nella vita di oggi                                                                                        189






                   don Alberto:

                medaglia d’oro









             Don  Alberto Bigarelli è nato a Carpi il 7 agosto
          1947. Ordinato sacerdote il 20 aprile 1986. Parroco
          prima a Fossa di Concordia e dal 2003 a S.Bernardino
          Realino in Carpi. Laureato in pedagogia, assistente del
          C.I.B. (Centro Informazione Biblica) e direttore della
          scuola diocesana di formazione teologica.

             A qualche domanda della sua esperienza
          oratoriana ha così risposto.

             Ho frequentato l’oratorio fin dall’età di sette anni.
          Provengo grazie a Dio da una famiglia cristiana e i
          miei genitori non mi hanno fatto mancare mai quanto
          poteva servire alla mia crescita umana e cristiana.
          All’oratorio sono stato assiduamente e regolarmente
          presente fino all’età di 16-17 anni. Ho proseguito poi
          il mio cammino di fede, in modo più consapevole e        torio di don Bosco aveva incominciato e compiuto il
          impegnato, nella Comunità della Cattedrale. Certo, a     suo cammino di santità.
          sette anni tutto mi sembrava grande, immenso: il cam-
          po da calcio, il grande cortile interno con i campi da      Vuoi dirci qualche particolare della tua esperien-
          pallavolo e pallacanestro, il bar pieno di leccornie e di  za?
          bevande colorate, per me inaccessibili perché perenne-
          mente in bolletta, le altre sale annesse con biliardi e     Sì. La mia curiosità per una stanza buia e con la
          biliardini, tavole da ping pong e tanta confusione in un  porta semplicemente accostata che andavo di tanto in
          clima assordante nel quale mi ci perdevo contento.       tanto ad esplorare. Si trattava di un deposito di scarti,
          Ancora: il cinema Eden, con urla e battimani quando      di trucioli ferrosi, provenienti dall’adiacente scuola di
          sullo schermo “arrivavano i nostri” nelle epiche batta-  addestramento per meccanici. Fra i trucioli si trovava-
          glie con gli indiani. Immagini e ricordi indelebili.     no curiosi pezzi di ferro, usciti dalle mani di tornitori
             Anche la sede della direzione, situata al piano terra,  in erba, ma che a me piacevano da morire. Li potevo
          subito dopo l’ingresso al numero 20 di via S.Chiara, ai  liberamente prendere senza incontrare alcun divieto. A
          miei occhi di bambino sembrava immensa. Vi entravo       casa mia né per me e neppure per i miei fratelli era
          raramente, e con soggezione. Un “posto di comando”:      mai esistita la stanza dei giocattoli.
          di lì venivano gli ordini e la musica diffusi con alto-     Ho accennato velocemente a questo particolare, per
          parlanti negli spazi cortilizi. Impianti di amplificazio-  sé irrilevante, per sottolineare come oggi il consumi-
          ne, registratori, ciclostili, radio, microfoni, e tutto in-  smo e il diffuso benessere abbiano tolto al mondo dei
          torno gigantografie ad illustrare le attività oratoriane.  ragazzi la gioia di scoprire e di creare i propri giochi
          Nella parete di fronte all’ingresso spiccava una grande  per divertirsi in modo semplice, appagante e vero.
          foto di Domenico Savio, incancellabile nella mia me-        Molto presto entrai nel gruppo Aspiranti di Azione
          moria. Un modello per tutti noi. Il ragazzo che all’ora-  Cattolica, che all’oratorio aveva la propria sede, per la
   186   187   188   189   190   191   192   193   194   195   196