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190 Nella vita di oggi
Alberto all’Oratorio nella sede degli Aspiranti
verità scomodissima. Per raggiungerla bisognava sali- L’evento più importante della tua vita è stata
re tre rampe di scale piuttosto faticose. Di riscontro, la certo la chiamata al sacerdozio. Come mai in età
discesa era una piacevole… e talvolta rischiosa… corsa. adulta?
Capitava non di rado che don Nino ci bloccasse sul
pianerottolo per riprenderci in maniera piuttosto forte. Da ragazzo non ci pensavo, anche se qualcuno di
Naturalmente invidiavamo un po’ gli scout, nati al- noi, come Gildo Manicardi, entrò in quegli anni in
l’oratorio dopo di noi, che avevano trovato sede al seminario per iniziare la sua preparazione al sacerdo-
piano terra, prospiciente il campo da calcio. Si faceva- zio che, a suo tempo, si compì felicemente. La scelta
no confronti e ci sembrava che l’assistente avesse un’at- definitiva avvenne per me dopo i trent’anni. Una vo-
tenzione privilegiata per il mondo scout. Noi aspiranti cazione che oggi chiamiamo “adulta”, ma che aveva
non ci siamo persi d’animo, mai: abbiamo seguito con messo le radici probabilmente nei giorni lontani, nelle
entusiasmo la nostra attività, i nostri concorsi, i nostri ore serene di gioia e di festa, nella catechesi e nella
giochi. Soprattutto ci siamo impegnati a partecipare preghiera. E quando è venuta l’ora avvertita della chia-
agli incontri di catechismo raggiungendo a fine anno mata, ha dato il suo frutto.
molti primati, diplomi e medaglie, allora considerati Per tutto questo e per molto altro ancora la mia
un efficace stimolo per crescere nella formazione e riconoscenza all’oratorio è tanta.
nella cultura religiosa.

