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Nella vita di oggi                                                                                        203


          Una bravata…                                             che rendeva ancora più imponente la sua figura nella
          al chiar di luna                                         buio della sera  (quell’immagine è ancora molto nitida
                                                                   nella memoria di molti di noi e non solo perché era
             Chissà se Francesco, Glauco, Giorgio,  Aureliano,     una notte con una splendida luna).  Fu lì che ci “invi-
          ma non erano certamente gli unici di quella situazione   tò” sempre autorevolmente a rientrare nelle nostre ten-
          un po’ inusuale, si ricordano ancora quanto avvenuto     de, dove avevamo lasciato a dormire per quel breve
          durante il campo estivo del 1970  (per chi c’era, quello  periodo i più giovani delle nostre squadriglie.
          con “Fiori Rosa , Fiori di Pesco,” di  Mogol- Battisti,     E il giorno dopo, una riunione, anche quella gestita
          citando la canzone che allora faceva da sfondo a tutti   con piglio deciso, in cui venivamo richiamati alle nostre
          nostri quindici giorni di campeggio, perché si sa, ogni  responsabilità di più grandi del reparto e al rispetto
          campo estivo che si rispetti aveva la “sua canzone”, e   delle regole della comunità.
          quell’anno era il turno del Lucio nazionale).
             Eravamo a Lillaz di Cogne in  Val d’Aosta, e noi
          grandi (o presunti tali) del reparto Pettenati una sera,  Le Tre Grazie…
          come altre del resto, lasciammo felpatamente il campo    a passo di formica
          dopo il silenzio notturno per recarci nella vicina oste-
          ria del paese per sorseggiare una birra, una cioccolata     Chissà se Chiara, Chicca, Alle, Giovi, Piro e tutti
          calda o, i più raffinati di noi, un bicchierino di Genepy.  gli altri si ricordano ancora quei bellissimi, ma fatico-
             Era una piccola bravata da adolescenti, forse nean-   sissimi ed intensi giorni del giugno 2000, sulle pendici
          che tanto grave rispetto alle tante trasgressioni possi-  del Monte Baldo durante la breve route estiva del
          bili.                                                    Noviziato.
             Comunque quella sera, tra le battute di Franco e le      Era quel Noviziato un gruppo piccolo di numero,
          risate di tutti noi ci raggiunse, inaspettato, proprio in  ma effervescente nelle sue dinamiche, ed anche in
          osteria il nostro assistente di quegli anni, don Lino,   quella route lo dimostrò.
          con la sua autorevole mole e con una lanterna in mano       La salita era molto lunga, appesantita da zaini non



                                                                                                    Sui ghiacci del Careser,
                                                                                                 detto “il campo di patate”
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