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BARBARO

                                                                                Un umano selvaggio, alto e possente, avanza
                                                                                a grandi passi in una tormenta di neve, avvolto in
                                                                                 una pelliccia e armato di ascia. Si  concede una risata
                                                                                quando si scaglia contro il gigante del gelo che ha osato
                                                                                cacciare di frodo gli alci della sua tribù.
                                                                                   Un mezzorco lancia un ringhio all'indirizzo dell'ultimo
                                                                                sfidante che ha messo in discussione la sua autorità sulla
                                                                                tribù, pronto a spezzargli il collo a mani nude come ha già
                                                                                fatto con gli ultimi sei rivali.
                                                                                   Con la bava alla bocca, un nano schianta il suo elmo sul
                                                                                volto del drow che lo  ha assalito, poi si volta di scatto per
                                                                                piantare il suo gomito corazzato nello stomaco di un altro.
                                                                                   Questi barbari, per quanto diversi tra loro, sono tutti
                                                                                definiti dalla loro ira: una ruria irrazionale, incontrollata
                                                                                e insaziabile. La loro collera è ben più di una semplice
                                                                                emozione, è la ferocia di un predatore messo alrangolo,
                                                                                l'assalto implacabile di una tempesta, il tumulto
                                                                                ribollente del mare.
                                                                                   Per alcuni, questa ira sgorga da una comunione con un
                                                                                indomabile spirito animale. Altri attingono alle riserve
                                                                                sterminate di collera di un mondo gravato dal dolore.
                                                                                Per ogni barbaro, l'ira è un potere che alimenta non
                                                                                sofo la frenesia della lotta, ma anche i suoi riflessi e la
                                                                                sua resilienza, permettendogli di compiere imprese di
                                                                                forza prodigiose.


                                                                                ISTINTO PRIMORDIALE
                                                                                                              ------
                                                                                Gli abitanti dei paesi e delle ,città vanno fieri delle usanze
                                                                                civilizzate che li distinguono dagli animali, come se
                                                                                rinnegare la propria natura fosse indice di superiorità. Per
                                                                                un barbaro, invece, la civiltà non è una virtù, bensl un segno
                                                                                di debolezza. I forti abbracciano la natura animalesca,
                                                                                ristinto infallibile, la fisicità primordiale e l'ira feroce che si
                                                                                agitano in loro. I barbari non si trovano a loro agio quando
                                                                                sono confinati tra le mura e in mezzo alla gente: prosperano
                                                                                invece quando possono vagare nei territori selvaggi delle
                                                                                loro lande natie, come le tundre, le giungle o le praterie dove
                                                                                le loro tribù vivono e vanno a caccia.
                                                                                   I barbari esultano neJ  caos del combattimento. Possono
                                                                                entrare in uno  stato di berserk in cui l'ira ha il sopravvento
                                                                                e conferisce loro una forza e una resilienza sovrumane.
                                                                                Un barbaro può attingere a questa riserva di furia soltanto
                                                                                un numero limitato di volte prima di dover riposare, ma
                                                                                quei pochi momenti di ira sono generalmente sufficienti a
                                                                                sconfiggere qualsiasi minaccia gli si pari davanti.

                                                                                UNA VITA DI PERICOLI

                                                                                Non tutti i membri delle tribù bolJate come "barbariche" dai
                                                                                rampolli della società civilizzata appartengono alla classe del
                                                                                barbaro. Un vero barbaro presso quei popoli è insolito quanto
                                                                                un abile guerriero in una città, e svolge un ruolo analogo come
                                                                                protettore del suo popolo e come guida in tempo di guerra.
                                                                                La vita nei territori selvaggi del mondo è densa di pericoli che
                                                                                vanno dalle tribù rivali, al tempo inclemente, fino agli attacchi



             <'APITOLO  3  CLASSI


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