Page 81 - Manuale del giocatore 5e
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MAGO
Avvolta nelle vesti argentee che denotano il suo prestigio,
un'elf a socchiude gli occhi per isolarsi dal frastuono del
campo di battaglia e intona un canto sommesso. Protende
le mani davanti a sé, completa il suo incantesimo e
una minuscola perla infuocata sfreccia tra i ranghi dei
nemici, dove esplode in una deflagrazione che avviluppa
completamente i soldati.
Controllando in continuazione il suo operato, un umano
traccia con il gesso un complesso cerchio magico sul
pavimento di nuda pietra, poi versa una polvere metallica su
ogni elegante linea e curva del cerchio. Completata ropera,
l'umano mormora un lungo incantamento, all'interno del
cerchio si apre un varco e uno sbuffo sulfureo fuoriesce dal
piano oltrestante.
Chino sul pavimento a un incrocio dei corridoi di un
dungeon, uno gnomo lancia una manciata di ossa ricoperte
di incisioni mistiche e mormora alcune parole del potere.
Socchiude gli occhi per percepire le sue visioni più
chiaramente, annuisce lentamente, poi riapre gli occhi e
indica il passaggio alla sua sinistra.
I maghi sono i fruitori della magia per eccellenza, definiti
e uniti in questa classe dagli incantesimi che lanciano.
Attingendo alla sottile trama della magia che permea
l'intero cosmo, i maghi possono lanciare devastanti
esplosioni di fuoço, scariche elettriche folgoranti, sottili
inganni e brutali forme di controllo mentale. La loro magia
evoca mostri dagli altri piani di esistenza, rivela fugaci
visioni del futuro o trasforma gli avversari uccisi in zombi.
I loro incantesimi più potenti possono perfino trasformare
una sostanza in un'altra, fare piovere meteore dal cielo o
aprire portali verso altri mondi.
STUDIOSI DELL'ARCANO
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Selvaggio ed enigmatico, multiforme negli aspetti e nelle
funzioni, il potere della magia attira molti studenti che
ambirebbero a padroneggiare i suoi misteri. Alcuni di loro
aspirano a rivaleggiare con gli dèi e a forgiare la stessa
realtà. Anche se per lanciare un comune incantesimo
sembrano bastare poche parole inconsuete, alcuni gesti
fugaci e a volte un pizzico o un frammento di qualche
m ateriale esotico, questi aspetti esteriori rappresentano
solo una minima parte della maestria che un mago deve
r aggiu ngere dopo anni di apprendistato e innumerevoli
ore di studio.
I maghi vivono e muoiono per i loro incantesimi. Tutto il
resto è secondario. Imparano nuovi incantesimi man mano
che conducono esperimenti e acquisiscono esperienza, ma
Possono anche apprenderli da altri maghi, da vecchi tomi
e Pergamene e perfino da qualche antica creatura esperta
nelle arti magiche {come per esempio i folletti).
CAPITOLO 3 f CLASSJ
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