Page 17 - don nino 70 ordinazione
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è sempre molto schietto e diretto, in una recente
            omelia oltre ad esortarli a pronunciare omelie efficaci
            che possano scaldare il cuore dei fedeli, li ha invitati
            ad “attendere alle cose di Dio, esercitare in letizia e
            carità sincera l’opera sacerdotale di Cristo, unicamente
            intenti a piacere a Dio e non a voi stessi” e a non essere
            “preti-pavoni”. Che significato hanno queste parole
            ripensando al tuo ministero sacerdotale?

                  Il Papa invita i sacerdoti ad attendere alle cose di
            Dio. Sembra un invito superfluo. A che cosa dovrebbe
            attendere il sacerdote se non alle cose di Dio? Se non lo
            fa perde la sua identità. Non è un prete. Ma quali sono le
            cose di Dio? Il Vangelo, i sacramenti, la liturgia, le opere
            di carità? Tutta la nostra vita è di Dio. Sono di Dio tutte
            le energie allo stato potenziale dentro di noi. La nostra
            umanità dotata di doni naturali e soprannaturali è cosa
            di Dio. Quando nell’esercizio del mio ministero mi sono
            interessato di strutture sportive, di arte, di cinema e dei
            mezzi di comunicazione sociale, mi è stato chiesto: “…e
            quanto tempo hai per fare il prete?”. Chi si interessa
            delle cose suddette per passione, per professione, per
            realizzarsi umanamente fa cosa buona, ma lo fa per
            piacere a se stesso. Ma se un prete usa queste opere,
            questi strumenti e i mezzi di comunicazione, per una
            mediazione che porta ai valori autentici della vita nelle
            persone e nella società, esercita in letizia e carità l’opera
            sacerdotale. In tutte le realtà che mi sono state affidate,
            nell’educazione dei giovani, nell’accompagnamento
            dei malati e disabili, nel cinema, nel teatro, nell’arte
            ho cercato, oltre la bellezza degli aspetti esteriori, la
            bellezza dei contenuti per l’arricchimento dello spirito.
            C’è un legame profondo tra bellezza e vita di fede che va
            approfondito. Bisogna aprire di più occhi e mente alle


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