Page 18 - don nino 70 ordinazione
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opere d’arte che sono state commissionate o donate per
il decoro e lo splendore di tante nostre chiese e non solo
per apprezzarne la bellezza o il talento degli artisti, ma
per accoglierle e interpretarle come dono dello Spirito.
Io amo considerare tutte le opere d’arte e dell’ingegno
umano doni dello Spirito, messaggi per alimentare la
fede, bellezze per appagare l’anima, invito alla preghiera
e alla contemplazione.
Non occorre scomodare le indagini sociologiche per
constatare come per i giovani chiamati a discernere sulla
propria vocazione pare sia molto difficile comprendere
il valore del “per sempre” e della fedeltà al proprio
sì davanti a Dio e ai fratelli, sia come consacrati che
come sposi. La tua testimonianza di fedeltà dopo 70
anni di sacerdozio è già una risposta che questo “SI’”
è possibile e si può realizzare per tutta la vita, c’è forse
un segreto?
La mia vocazione è nata in tempi lontani. Sono stato
testimone nella mia vita di eventi che hanno sconvolto e
cambiato il mondo. Immani tragedie ed un sorprendente
e rapido progresso di carattere scientifico, tecnologico
e culturale, in particolare dei mezzi di comunicazione,
sempre più sofisticati e sorprendenti, della medicina,
dei rapporti sociali, ecc… Anche il volto e la vita
della Chiesa sono cambiati. Il Concilio Vaticano II e la
testimonianza mirabile di Pontefici Santi, hanno fatto
riscoprire al mondo la missione della Chiesa. Una vita
la mia, dedicata in buona parte, al mondo giovanile che
ho visto, in tempi brevi, mutare interessi, abitudini e
comportamenti, per adeguarmi ai quali ho dovuto spesso
cambiare anima e mutare strategie metodologiche. Oggi,
ridotta la mia disponibilità al servizio pastorale, avverto
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