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168 Nel dono di un servizio
Una voce scomoda La cartina di tornasole
Appena pochi anni dopo, una nuova tessera impor- Ognuno potrà avere opinioni diverse su chi, in un
tante per venire a capo dell’enigma di questo ragazzo, dato ambiente, mostri segnali di insofferenza ed esi-
già ultra ventenne, fu l’esperienza di Andalo. Atto genza continua di contraddittorio. Ma alla fine tutti
fondante della branca rover-scolte, in pratica suggello sappiamo che aldilà degli atteggiamenti che ad una
dell’introduzione del mondo femminile in un oratorio analisi superficiale appaiono polemicamente intransi-
fin ad allora rigorosamente maschile. Si trattò di un genti, esiste una “cartina tornasole” che rivela in con-
campo estivo in cui si gettarono le basi per la forma- creto la vera indole dell’uomo. I suoi intimi sentimen-
zione di numerosi educatori che avrebbero ricoperto ti. Le sue radici profonde e i valori della sua terra
negli anni successivi incarichi fondamentali nelle di- d’origine. Il suo avere fatto proprie le cose che conta-
verse attività oratoriane. no davvero. Quelle importanti. Che rimangono. La
capacità, o meno, di rispondere alle chiamate. Di offrire
Sebastiano, da ospite esterno, affrontò il tutto a modo nel bisogno concretamente amore, riconoscenza, ami-
suo: scontrandosi frontalmente con questo blocco omo- cizia, secondo i propri talenti.
geneo di una trentina di ragazzi di alcuni anni più
giovani di lui. Costringendoli a cogliere quanto il fer- Capitò diversi anni fa un serio incidente d’auto a
vente spiritualismo di quella esperienza, mal si conci- don Nino. Crocifisso per trenta giorni su un letto del-
liasse con le abitudini di tutti i giorni, precotte e pro- l’Istituto Nazareno, per via della dolorosa rottura scom-
tette, di ragazzi di provincia figli del boom economi- posta di un femore.
co, e così inevitabilmente esposti a grandi contraddi- Centinaia di ragazzi negli anni transitarono, prima
zioni che le scelte solenni del campo sembravano far di quell’evento negativo per il nostro sacerdote, al-
dimenticare. l’oratorio cittadino. In diversi infatti gli fecero visita.
Ma chi si prestò assiduamente al suo capezzale fu
Oggi a ben vedere anche la sua fu una presenza uno solo.
fondamentale. Una voce di disincanto che ha costretto
ad una riflessione sulla contraddittoria realtà di ogni
giorno e ai pericoli dell’eccessivo entusiasmarsi per
poi altrettanto velocemente naufragare alle prime dif-
ficoltà nelle rapide della vita. Tant’è che molti conser-
vano memoria di questi suoi ammonimenti, magari naif
ma mai superficiali. Pur così diverso, rimase poi nella
vita vicinissimo a tutti questi ragazzi, al punto che
molti di loro sono ancora oggi suoi autentici amici.

