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                   Una  voce scomoda                                       La cartina di tornasole


                     Appena pochi anni dopo, una nuova tessera impor-         Ognuno potrà avere opinioni diverse su chi, in un
                   tante per venire a capo dell’enigma di questo ragazzo,  dato ambiente, mostri segnali di insofferenza ed esi-
                   già ultra ventenne, fu l’esperienza di  Andalo.   Atto  genza continua di contraddittorio. Ma alla fine tutti
                   fondante della branca rover-scolte, in pratica suggello  sappiamo che aldilà degli atteggiamenti che ad una
                   dell’introduzione del mondo femminile in un oratorio    analisi superficiale appaiono polemicamente intransi-
                   fin ad allora rigorosamente maschile. Si trattò di un   genti, esiste una “cartina tornasole” che rivela in con-
                   campo estivo in cui si gettarono le basi per la forma-  creto la vera indole dell’uomo. I suoi intimi sentimen-
                   zione di numerosi educatori che avrebbero ricoperto     ti. Le sue radici profonde e i valori della sua terra
                   negli anni successivi incarichi fondamentali nelle di-  d’origine. Il suo avere fatto proprie le cose che conta-
                   verse attività oratoriane.                              no davvero. Quelle importanti. Che rimangono. La
                                                                           capacità, o meno, di rispondere alle chiamate.  Di offrire
                     Sebastiano, da ospite esterno, affrontò il tutto a modo  nel bisogno concretamente amore, riconoscenza, ami-
                   suo: scontrandosi frontalmente con questo blocco omo-   cizia, secondo i propri talenti.
                   geneo di una trentina di ragazzi di alcuni anni più
                   giovani di lui. Costringendoli a cogliere quanto il fer-   Capitò diversi anni fa un serio incidente d’auto a
                   vente spiritualismo di quella esperienza, mal si conci-  don Nino. Crocifisso per trenta giorni su un letto del-
                   liasse con le abitudini di tutti i giorni, precotte e pro-  l’Istituto Nazareno, per via della dolorosa rottura scom-
                   tette, di ragazzi di provincia figli del boom economi-  posta di un femore.
                   co, e così  inevitabilmente esposti a grandi contraddi-    Centinaia di ragazzi negli anni transitarono, prima
                   zioni che le scelte solenni del campo sembravano far    di quell’evento negativo per il nostro sacerdote, al-
                   dimenticare.                                            l’oratorio cittadino. In diversi infatti gli fecero visita.
                                                                              Ma chi si prestò assiduamente al suo capezzale fu
                     Oggi a ben vedere anche la sua fu una presenza        uno solo.
                   fondamentale. Una voce di disincanto che ha costretto
                   ad una riflessione sulla contraddittoria realtà di ogni
                   giorno e ai pericoli dell’eccessivo entusiasmarsi per
                   poi altrettanto velocemente naufragare alle prime dif-
                   ficoltà nelle rapide della vita. Tant’è che molti conser-
                   vano memoria di questi suoi ammonimenti, magari naif
                   ma mai superficiali. Pur così diverso, rimase poi nella
                   vita vicinissimo a tutti questi ragazzi, al punto che
                   molti di loro sono ancora oggi suoi autentici amici.
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