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Una missione da compiere 53
Ai catechisti si chiedeva più cultura biblica e litur-
Marino Mazzoli, catechista
gica, più esperienza di chiesa , più capacità e compe-
tenza nell’interpretare le immagini dei nuovi testi, i
colori, le espressioni dei personaggi, e così via.
Una lettura non facile per chi aveva poca familia-
rità con i mezzi figurativi.
Nei primi tempi il fallimento fu evidente. I testi
restarono inutilizzati, le guide didattiche, di non facile
lettura e piuttosto articolate, non servirono. Ma la
catechesi non fu disattesa: continuò con impegno an-
che sulle già rinnovate ma tradizionali impostazioni.
Saggiamente nel rinnovamento della catechesi i
nuovi testi venivano proposti in modo sperimentale.
Certo, più evidente diventava lo scopo della catechesi:
educare non solo con l’apprendimento delle verità della
Fra questi l’indimenticabile maestra Lidia Orlandi, fede, ma educare alla vita cristiana vissuta. Era un
la maestra Silvia Melegari ed altri. Furono letteral- progetto da perseguire e gradualmente fu recepito.
mente sconvolti dall’abbandono delle formule e della Il rinnovamento della catechesi reclamava la forza
memorizzazione e dal mutare di quant’altro riguarda- e l’efficacia della testimonianza. Il catechista doveva
va la metodologia tradizionale. essere più di un maestro, un testimone. Il problema si
Abbandonarono con sofferenza, senza celare il loro fece sempre più arduo. Investe ora le famiglie, investe
pessimismo per la nuova impostazione. tutta la comunità cristiana. E’ tutta la comunità cristia-
Fedeltà a Dio e all’uomo, era lo slogan, l’idea na che educa.
ispiratrice della nuova proposta. Fedeltà alla “Parola” Anche prima del rinnovamento della catechesi era
e maggiore attenzione ai destinatari della catechesi. stato recepito che la scuola di religione non poteva
Sabato dopo sabato, al catechismo...

