Page 57 - eta fiorita web_Neat
P. 57

Una missione da compiere                                                                                   55






























          Da sinistra: don Silvano Rettighieri, due seminaristi, don William Ballerini, mons.  Antonio Bellini, don Lino Galavotti,  Angelo
          Giocolano, Claudio Annovi, don Marino Mazzoli.



             Si realizzavano grandi liturgie e paraliturgie in oc-  ca degli anni che hanno preceduto il Rinnovamento
          casione del Natale e della Pasqua, come la sfilata dei   della catechesi in Italia. L’impegno non è mai stato
          Re Magi e la rappresentazione della Passione del Si-     disatteso. Ora il testimone è passato alle singole co-
          gnore.                                                   munità parrocchiali nate in città.
                                                                      Era indispensabile per una catechesi più capillare e
             Dall’esperienza dei primi anni (1954-64) di strada    per una crescita più capillare dell’educazione alla fede,
          se n’è fatta tanta. Il passato non va dimenticato. A suo  più adeguata alle esigenze del tempo attuale, sotto molti
          tempo tutto fu utile. Gratificanti le conclusioni del-   aspetti così profondamente mutato.
          l’anno catechistico con le premiazioni solenni, allora      Bisognava farlo: “a cuore aperto”, a “braccia aper-
          non contestate. Il cinema Eden si riempiva sempre        te”, per richiamare i tanti, i troppi che oggi così facil-
          all’inverosimile di ragazzi e di familiari. Non sono     mente si perdono, nelle strutture oratoriane e nei cir-
          pochi i ragazzi di allora (molti già uomini) che conser-  coli giovanili parrocchiali a riscoprire e ad accogliere
          vano diplomi e medaglie corrispondenti al loro impe-     esperienze di fede.
          gno e ai risultati ottenuti alla scuola di catechismo
          dell’Oratorio.                                              Il nostro tempo, quello che stiamo vivendo, sembra
             Si deve gratitudine – e questa pubblicazione può      meno favorevole ad una vita oratoriana che per molte
          esserne tramite – a tutti coloro che nel corso degli anni  generazioni fu unico punto di riferimento di sana ri-
          offrirono la loro collaborazione, preoccupati probabil-  creazione ed educazione cristiana. La stessa vita asso-
          mente più della inadeguatezza a svolgere una così        ciativa soffre per la molteplicità delle proposte fatte ai
          impegnativa missione che della preziosità del servizio   giovani e ai ragazzi dai mezzi di comunicazione, per
          prestato.                                                l’uso e la valorizzazione del tempo libero.
             I catechisti del Seminario, molti dei quali arrivati al  Si prospetta forse una nuova crisi per le strutture e
          sacerdozio, e tanti laici, ancora disponibili al servizio  l’azione educativa della comunità ecclesiale?
          nella loro comunità, non hanno ricevuto altra ricom-
          pensa se non quella di un gioioso costruttivo incontro      Si spera di no.
          con tanti ragazzi ed adolescenti ai quali hanno tentato     Nelle nostre comunità e nella Chiesa italiana si av-
          di donare qualcosa di cui solo il Signore conosce il     vertono segni di rinnovato impegno. Il lavoro pastora-
          mistero della fecondità, per la realizzazione del Re-    le ferve ad ogni livello e si ha la netta sensazione che
          gno.                                                     si siano individuate le rotte di un’autentica ripresa.
             Volutamente è stata sottolineata l’attività catechisti-  Anche per la proposta oratoriana.
   52   53   54   55   56   57   58   59   60   61   62